Tra le fila della Juventus, spicca il talento di Kenan Yildiz, il cui numero impressionante di 121 duelli vinti rappresenta il fiore all’occhiello della squadra. Accanto a lui, altri nomi importanti emergono: Khephren Thuram (51 dribbling), Lautaro (41) e Dumfries (29). Insieme, questi tre giocatori raggiungono il contributo individuale di Yildiz, dimostrando la varietà e la profondità dell’attacco bianconero.
Un altro elemento da non trascurare è Francisco Conceicao, autore di 105 dribbling, che si posiziona davanti a giocatori come Cambiaso (50), Weah (41) e Khephren Thuram (35). Questi numeri evidenziano come la capacità di superare l’avversario in spazi ristretti possa rivelarsi determinante.
Dall’altra parte, l’Inter ha saputo sorprendere con scelte inaspettate. Nicola Zalewski, arrivato a gennaio dalla Roma, si conferma come il miglior dribblatore nerazzurro, con 52 azioni che, pur essendo meno numerose, hanno avuto un impatto decisivo – quasi tutte effettuate durante il derby, dove il suo assist è stato fondamentale. Un esempio lampante di come la qualità possa pesare più della quantità.
Particolarmente interessanti sono i numeri di Dimarco. Pur registrando appena 17 dribbling, il difensore si distingue per la sua capacità di creare opportunità pericolose: è infatti il migliore tra i difensori per ‘big chance’ create (10) e si posiziona al secondo posto per cross riusciti (41), per i cross tentati (141) e per i passaggi chiave (35). Numeri che lo vedono quasi al livello di attaccanti e che evidenziano la sua importanza nel sistema di gioco nerazzurro, dove anche la precisione in fase difensiva diventa un’arma offensiva.
Quello che emerge chiaramente è il contrasto nei modelli di gioco: mentre l’Inter si affida a un gioco basato su palleggio, manovre ben rodati e una difesa compatta, la Juventus punta sull’istinto, sull’estro e sulla capacità individuale di creare scompiglio.
“L’Inter si difende col palleggio e la manovra. Ha uno spartito rodato. La Juve, invece, a volte si affida all’istinto e all’estro. Sul tavolo dell'Allianz ci saranno carte diverse" conclude La Gazzetta dello Sport.
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