L'Inter vince a Lecce trascinata da uno straordinario Lautaro Martinez. Il capitano si è messo alle spalle il periodo negativo e ora ha ripreso a segnare a raffica e a decidere le partite. Ora testa alla prossima gara col Monaco, c'è un obiettivo da conquistare.


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Inter, la spinta di Lautaro per lo scudetto. La crisi è un ricordo, gol al Lecce è una promessa
"Il capitano dell’Inter non è mai sazio. Qui a Lecce, con un sinistro che ancora fa ballare la rete, ha segnato – appunto – il gol numero 200 in carriera, tra quelli con l’Inter e il Racing (168) e le gioie con l’Argentina (32). In mezzo, pensa un po’, ha pure attraversato periodi di crisi. Vi ricordate quando diceva «questo è il momento peggiore della mia carriera»? Bene, rapido il ragazzo, veloce a svoltare. Erano giusto di 20 giorni fa, quelle parole. Da allora cinque gol nell’anno solare, siamo a sei reti complessive nelle ultime otto partite disputate, neppure tutte da titolare: detto in altri numeri, un autografo ogni 106 minuti", scrive La Gazzetta dello Sport.
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Eccola qui, allora: la faccia dell’Inter che risponde al Napoli non può che essere quella di un argentino col 10 sulle spalle. Non può che essere lui il motivo per pensare che una squadra che pure ha corso tanto, da agosto a oggi, avrà nel motore altra benzina per continuare a volare in Champions e poi mettersi a sprintare in campionato con Conte.
"La spinta di Lautaro, anzi la rincorsa, è il nono gol in campionato che vale una promessa: volete vedere che anche quest’anno arrivo a 20? Nell’attesa, ha staccato Mauro Icardi nella classifica dei marcatori stranieri nerazzurri (112 contro 111): davanti c’è solo Nyers a quota 133. Avanti così, non resterà nessuno da superare. Il Toro è tornato leggero, accarezza il pallone come sul tacco per il gol di Dumfries, guida i compagni, dialoga con l’arbitro. E ride, adesso a guardarlo in faccia ride come rideva rincorrendo la seconda stella. Adesso è lui, più che Thuram, ad avere le carte in mano di un attacco infinito. Siamo a 55 reti in 21 giornate, una giostra che neppure a Disneyland: per intendersi, solo un’altra volta nella sua storia — il 1949-50 — l’Inter era riuscita a fare meglio (58 gol allora). Tutto torna: quella era l’Inter di Nyers. Che però finì terza in campionato. Questa, con Lautaro, ha risposto al Napoli in tutti i dialetti del mondo: noi ci siamo, per lo scudetto", aggiunge il quotidiano.
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