Ora, per convincere definitivamente i votanti di France Football, manca l’ultimo passo: diventare l’eroe assoluto di una vittoria internazionale, proprio come fece Diego Milito nel 2010. Il legame tra i due è forte e duraturo: Milito fu infatti il primo a credere in Lautaro durante la sua esperienza al Racing de Avellaneda, dove oggi è presidente. E proprio da lì partì la scalata del Toro verso il calcio europeo.
Ma la corsa verso il Pallone d’Oro passa da un ostacolo imponente: il Barcellona. In semifinale di Champions League, l’Inter dovrà affrontare un attacco esplosivo guidato da Lamine Yamal, Raphinha e Lewandowski. In particolare, il giovane talento della cantera blaugrana, Lamine, è già considerato il nuovo astro nascente del calcio mondiale e ha vinto il premio Golden Boy 2024. La sfida contro i catalani, dunque, rappresenta per Lautaro un doppio banco di prova: trascinare l’Inter verso la finale e dimostrare di meritare il titolo di miglior calciatore al mondo, superando proprio i rivali diretti per la corsa al Pallone d’Oro.
(Fonte: Tuttosport)
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