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Lautaro è l’Inter. Eroe a Monaco, la risposta più forte a chi gli chiedeva i gol pesanti

Lautaro è l’Inter. Eroe a Monaco, la risposta più forte a chi gli chiedeva i gol pesanti - immagine 1
Nel momento di sofferenza ha lottato come un leone per recuperare palla e far ripartire la squadra. Poi ha colpito in modo fantastico
Andrea Della Sala Redattore 

Impresa Inter trascinata dal suo capitano. Nel momento di sofferenza ha lottato come un leone per recuperare palla e far ripartire la squadra. Poi ha colpito in modo fantastico, certificando la sua crescita totale, anche europea. Lautaro stellare.

"Non esiste equazione più semplice e dolce per il popolo nerazzurro: Lautaro Martinez è l’Inter. Né più né meno. La squadra e il suo capitano eroe di Baviera sono fuse in un’unica entità: quando per qualche ragione il gruppo soffre, l’argentino è quello che più patisce e si dimena come un guerriero ferito. Quando si esalta, Martinez più degli altri raggiunge la vetta, trascina e fa gioire l’intera compagnia. Così dovrebbe fare ogni centravanti, soprattutto quelli che portano la fascia come lui, ma nel caso di Lautaro l’appartenenza sta diventando quasi carnale. Basterebbe rivederlo ieri sera, non tanto nell’esterno straordinario dell’1-0, quanto nel suo affannarsi nevrotico e confuso nei 37’ prima del gol: cercava di agguantare una palla, collezionava scivolate, veniva spesso anticipato", scrive La Gazzetta dello Sport.


Lautaro è l’Inter. Eroe a Monaco, la risposta più forte a chi gli chiedeva i gol pesanti- immagine 2

Ma al minuto 38 è cambiato il mondo con una giocata destinata a restare nella memoria nerazzurra: è stato un ballo di coppia, un passo a due della ThuLa. Il tacco immaginifico di Thuram vale quasi quanto la conclusione, sferrata come un colpo di fucile. Anche il francese fino a quel momento era stato un timido turista in Baviera, ma non fai in tempo a lamentarti di loro che i gemelli di Simone ti fanno ricredere. Alla fine Lautaro e Thuram sono stati coinvolti insieme in 22 reti ognuno in questa stagione: il primo è a 19 centri totali più tre assist, il secondo ne somma 15 più 5.

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"Dopo aver tiranneggiato in A nell’anno della nuova stella, ci si aspettava da Lautaro proprio questo: il decollo europeo, le reti nelle notti pesanti di Champions. Quella di ieri era la settima, gliene manca una sola per agguantare il record nerazzurro in una stagione di questa Coppa, Eto’o a 8 nel 2010-11 post-Triplete. In generale, è a 22 con l’Inter sommando tutte le competizioni europee e sta nel Pantheon dei grandi di casa: siede accanto a Roberto Boninsegna, mentre solo Spillo Altobelli ne ha fatti di più, 35. Continuando di questo passo, nessuna vetta sembra preclusa, ma per il momento l’argentino si accontenta delle sfide dell’oggi. In quelle tra centravanti eletti ha vinto il duello con il rivale Kane, sopraffino nelle sponde, ma impreciso nelle stoccate. Prima che Lautaro facesse saltare il tappo, l’inglese aveva infatti buttato alle ortiche la sua chance sbucciando il palo. A San Siro il secondo atto, ma con molte certezze in più dal lato argentino: lui è sempre stato convinto di valere gli altri big del Continente, adesso se ne stanno accorgendo pure gli altri", aggiunge Gazzetta.