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CdS – Napoli, Lukaku vs Parma: fame, memoria e voglia di scudetto

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Tra i protagonisti di questo intricato finale di stagione c'è il belga, ex Inter, e oggi leader della squadra di Conte
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Chi se non lui. In copertina, sulle pagine del Corriere dello Sport, in quelle che si parla di Napoli, c'è lui: Romelu Lukaku. Si sta giocando lo scudetto contro la sua ex squadra, l'Inter, che per due volte lo ha accolto, con cui ha vinto uno scudetto - con Conte in panchina - e si è giocato la finale di Champions poi andata al City.

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Al Parma ha segnato all'andata all'esordio con la maglia azzurra. "Oggi, Big Rom è il miglior marcatore stagionale del Napoli con 13 reti e anche il giocatore che ha partecipato attivamente al maggior numero di gol: 24, contando anche gli 11 assist. È l’unico in Serie A ad aver raggiunto la doppia cifra sia nei gol che nei passaggi decisivi. E non è un caso se quei 13 gol abbiano portato in dote 13 punti pesantissimi in classifica. Nella lista dei suoi bersagli preferiti ci sono anche le neopromosse, come il Parma. Sei reti e due assist nelle ultime dieci partite contro squadre appena salite. Anche contro gli emiliani, in quel debutto al Maradona, aveva lasciato il timbro. Lukaku è tornato dominante, non come ai tempi dell’Inter, ma con più saggezza ed esperienza grazie al lavoro quotidiano e alla fame che non ha mai smesso di mordere", scrive di lui il giornale sportivo.


Leader

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"Ha segnato in tutti i modi, ma è col sinistro che ha colpito più spesso. Undici volte, più di chiunque altro in Serie A. In campo si muove da leader, ma nello spogliatoio, con la consueta onestà, ha sempre indicato Di Lorenzo e altri veterani della vecchia guardia come quelli che nelle stanze di Castel Volturno alzano la voce. Quando la palla scotta lui c’è sempre. Non si tira indietro, si carica la squadra sulle spalle e guida la manovra. Non solo centravanti, ma anche regista offensivo: gioca di sponda, detta i tempi, libera gli inserimenti. È un centravanti moderno, totale", recita l'articolo dedicato al belga. 

Conte come sempre lo ritiene fondamentale e lui proverà ad esserlo in una sfida cruciale per lo scudetto: "C’è da aspettarsi una prestazione da protagonista. Non c’è bisogno di motivazioni particolari. C’è la fame, c'è la memoria e c’è pure la voglia di cucirsi lo scudetto sul petto". 

(Fonte: Corriere dello Sport)