FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Napoli-Inter conferma la maledizione della Thu-La: da quando si sono separati…

Napoli-Inter conferma la maledizione della Thu-La: da quando si sono separati… - immagine 1
A illuminare la piovosa notte di Fuorigrotta la punizione-gol di Dimarco, segnata con una pennellata mancina
Marco Astori Redattore 

Tanti spunti forniti da Napoli-Inter, la tanto attesa sfida scudetto terminata ieri sera 1-1 al Maradona. Tuttosport, nella sua edizione odierna, si sofferma sui due gol e sulla prestazione di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku: "La partita del Maradona ha pure confermato la “maledizione” della LuLa: da quando è “scoppiata” la coppia, Lautaro e Lukaku non hanno mai segnato quando si sono trovati uno di fronte all’altro. Ieri il primo - visto che in attacco i palloni scarseggiavano - ha agito da difensore aggiunto nell’assedio finale del Napoli, mentre Big Rom, soprattutto nel primo tempo, ha giocato la miglior partita contro la sua ex squadra.

Napoli-Inter conferma la maledizione della Thu-La: da quando si sono separati…- immagine 2

A illuminare la piovosa notte di Fuorigrotta la punizione-gol di Dimarco, segnata con una pennellata mancina che ha riportato alla memoria i diamanti dell’indimenticabile Diego, anche perché da quando lo stadio è intitolato a Maradona nessuno aveva mai segnato di sinistro su calcio piazzato (l’ultimo era stato Milik nel 2019, ma era ancora al San Paolo). Una rarità pure a latitudini nerazzurre, considerato che l’ultima rete su punizione diretta in Serie A l’aveva segnata, sempre Dimarco, il 9 novembre 2022 contro il Bologna.


Napoli-Inter conferma la maledizione della Thu-La: da quando si sono separati…- immagine 3

A fare da contraltare alla gemma dell’esterno (un bacino anche per Spalletti in ottica azzurra, dato che ormai incombe la doppia sfida con la Germania in Nations League) la rete di chi non ti aspetti, ovvero Philip Billing (secondo danese a segnare in A col Napoli dopo Harald Nielsen, autore di due gol nel 1968/69 contro Bologna e Cagliari) che ha premiato il forcing per tutto il secondo tempo della squadra di Conte che già nel primo - dove c’era stato più equilibrio - si era comunque fatta preferire anche grazie alla mossa di affiancare Gilmour a Lukaku e Raspadori nella pressione sul giro palla nerazzurro, con Di Lorenzo altissimo su Mkhitaryan".