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L'Inter ci arriva meglio, dopo 7 vittorie consecutive tra campionato e Champions League. Il Napoli da due sconfitte, di cui l'ultima pesante in Champions col Psv. Ma tutto verrà azzerato stasera al Maradona.
"La sfida arriva all’ottava giornata di un mondo ribaltato: Inter reduce da sette successi, e come sono arrivati è più importante dei risultati stessi, Napoli letteralmente sull’orlo di una crisi di nervi per i due ko di fila e i sei gol del Psv che fanno malissimo. In mezzo, il Milan che si fa fermare dal Pisa invogliando gli inseguitori all’impensabile sorpasso. Chivu può assestare il colpo di grazia? Ma avete mai visto Conte fuori dai giochi a ottobre? Con un paradosso: Napoli tra sprofondo e testa. L’importante è resistere allo scivolosissimo gioco del più forte che cambia ogni settimana.
L’Inter ha preso il volo dopo due sconfitte dolorose, per motivi opposti, con Cremonese e Juve. Poteva sbandare, circolavano già nomi di eventuali sostituti di Chivu, quel giorno è nata una squadra diversa. Come se il tecnico avesse lavorato più sul “gruppo” che sul gioco, dopo aver fissato alcuni principi — meno possesso, più verticalizzazioni veloci, entrate dal centro — senza rompere definitivamente con l’inzaghismo perché la memoria degli interpreti non lo permetteva. Del Napoli incantava l’identità quasi indecifrabile, i sistemi tattici cangianti, le posizioni disorientanti (per i rivali) di McTominay e De Bruyne, poi ecco Toro e Psv a castigarlo, non all’improvviso, qualche segnale di difficoltà s’era già percepito. Conte potrebbe ripartire, come Chivu, ma rispetto all’Inter non s’è vista reazione nei momenti bui", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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