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Psg-Inter, che duelli sulle corsie. Dimarco-Hakimi da un lato, Dumfries Mendes dall’altro

Andrea Della Sala Redattore 
Tra i tanti duelli di questa sera tra Psg e Inter, quelli forse più decisivi si giocheranno sulle corsie laterali

Tra i tanti duelli di questa sera tra Psg e Inter, quelli forse più decisivi si giocheranno sulle corsie laterali. Da una parte Dimarco e Hakimi, dall'altra Dumfries e Nuno Mendes.

"Federico Dimarco contro Achraf Hakimi, sinistra Inter contro destra Psg, presente contro passato. Hakimi ha giocato nell’Inter per una stagione, il 2020-21 dello scudetto con Antonio Conte in panchina. Hakimi è marocchino, ribattezzarlo Marrakech Express viene naturale. Nell’anno interista, combinò sfracelli: 7 gol e 10 assist in campionato. È stato Simone Inzaghi a sdoganare “Dimash”, a renderlo un esterno a tutta fascia. L’unico problema è la tenuta, i 90 minuti quasi mai toccati: il ruolo prosciuga. Dimarco-Hakimi è una sfida intrigante. Diversamente esterni. Il sinistro di Dimarco è più velenoso del destro di Hakimi, ma il marocchino esprime una velocità massima, sui primi passi lascia tutti sul posto. Dimarco è un produttore di cross e tiri avvelenati, e a Napoli, in inverno, nello stadio dedicato a Maradona, ha calciato una punizione degna di Diego il grande", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Denzel Dumfries contro Nuno Mendes, fascia destra Inter contro fascia sinistra Psg, Olanda contro Portogallo. Sarà uno scontro muscolare, di forze centrifughe e centripete. Dumfries è più grosso e potente, Nuno Mendes ha sviluppato una resistenza alla corsa che forse non sapeva di possedere quando, nelle giovanili dello Sporting, a Lisbona, gli cambiarono ruolo, da trequartista a esterno basso. È diventato un difensore aggressivo, al secondo posto, in questa Champions, nella classifica dei giocatori che hanno vinto il maggior numero di contrasti “produttivi”, sfociati nel possesso palla a favore. Il primo è Joao Neves, altro uomo del Psg, l’interno destro".

"Sempre più decisivo Dumfries però ha credenziali forti. Ha raccolto l’eredità di Hakimi e nel tempo, con progressioni da diesel dotato di tanti cavalli, ha elevato la fascia destra dell’Inter ad altezze siderali. Sprigiona un vigore incontenibile. A Barcellona ha segnato due gol, uno in acrobazia e un altro di testa da saltatore dominante. Nella semifinale di ritorno a San Siro, i suoi strappi sono stati determinanti e sono culminati nell’assist per Acerbi, per il 3-3 della resurrezione. Dumfries ha silenziato i nostalgici di Hakimi, si è preso il regno del marocchino con altri mezzi, i suoi. Nuno Mendes sa difendere, Dumfries sferraglia come una locomotiva. Su quella fascia si andrà veloci, davanti a Nuno Mendes sfreccerà Kvaratskhelia. Dumfries dovrà dividersi un po’ tra le due fasi, ma l’olandese non è un timido, è mosso dalla convinzione che la miglior difesa sia l’attacco. A volte, Inzaghi deve quasi frenarlo, Dumfries ama correre in avanti: sotto certi aspetti è l’interista più offensivo", aggiunge Gazzetta.