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Il punto debole del Barça e cosa deve evitare l’Inter. I nerazzurri e il diritto alla fiducia

Gianni Pampinella Redattore 
L’Inter arriva alla sfida col Barcellona in un periodo difficile, reduce da tre sconfitte consecutive

Barcellona e e Inter stanno vivendo momenti contrapposti. Il Barça di Flick, sorprendente e spettacolare, ha battuto il Real Madrid in finale di Coppa del Re, dominandolo. L’Inter, invece, arriva alla sfida in un periodo difficile, reduce da tre sconfitte consecutive.

"L’unico elemento che un po’ stona con la nuova epica catalana, ricostruita sulla profonda crisi economica che ha costretto il club a tornare sui talenti della mitica cantera, è questo vetusto impianto sulla collina del Montjuic, che è la metà del Camp Nou, dove nel 2010 perdendo 1-0 l’Inter di Mourinho conquistò la finale poi vinta. Anche l’Inter di oggi, col 14° fatturato d’Europa, ha pur sempre la sua epopea personale da raccontare, costruita su notti di sofferenza e capacità di rispondere colpo su colpo, iniziate proprio al Camp Nou nell’ottobre 2023, con un 3-3 che fu la primissima pietra verso la finale di Istanbul", sottolinea il Corriere della Sera.

"La doppia sfida col Bayern sembra però aver prosciugato l’Inter di forze e idee, ma certamente non della sua anima. La squadra più vecchia d’Europa ha ancora diritto alla fiducia, per un’altra battaglia, come a Monaco. Contro una squadra che ha giocato una partita più di lei, ma non sembra percepire la stanchezza, l’Inter deve evitare di farsi stritolare dal possesso, puntando a inceppare il motore perfetto di Pedri, prima ancora che le due frecce Yamal e Raphinha. L’assenza del terzino sinistro Balde è il punto debole del Barça, sui cui dovrà spingere forte Dumfries. Il ritorno più atteso, quello di Thuram, è probabile, perché il francese è fondamentale per le ripartenze che il Barça soffre, dato che difende altissimo".

(Corriere della Sera)