"La proprietà rossonera non può non subire l’occhio vigile del prestatore che, a garanzia dell’esposizione, vanta il pegno sulle azioni del Milan e, non a caso, ha piazzato nel cda due suoi rappresentanti, uno dei quali (Gordon Singer) particolarmente ascoltato. Cardinale, peraltro, ha scelto la continuità manageriale nominando a.d. e cfo due ex dirigenti di Elliott, Furlani e Cocirio. La proprietà nerazzurra non deve dare conto a nessuno, non ha scadenze imposte da terzi e può gestire il piano di valorizzazione dell’asset su un orizzonte di medio-lungo periodo, chiaramente con l’obiettivo di estrarre il massimo possibile dall’Inter. RedBird e Oaktree, comunque, perseguono lo stesso fine: portare le società milanesi su un livello superiore, in modo da ricavare un ritorno dell’investimento. Il primo vanta competenze su sport, media e intrattenimento e su questo intreccio sta lavorando per far crescere i ricavi del Milan. Il secondo è specializzato nell’area “stressed-distressed” e sa bene come rendere le gestioni sostenibili".
"Il punto in comune è il progetto su San Siro: è stata presentata una proposta che prevede costi di 1,25 miliardi per la costruzione di un nuovo impianto da 71.500 posti, la rifunzionalizzazione del Meazza e la riqualificazione dell’area. Gli ostacoli, tra inchieste, comitati e burocrazia, abbondano. Nel frattempo, le strade dei due club si stanno divaricando, bilanci alla mano. Il Milan è reduce da due utili di fila (+6 e +4 milioni), quest’anno prevede «un piccolo utile o una piccola perdita» ma nel 2025-26 dovrà fare a meno della Champions. L’Inter ha ridotto le perdite fino al -36 milioni del 2023-24, quest’anno si lecca i baffi per i ricchi premi da competizioni e vede il traguardo dell’equilibrio contabile. I rossoneri, però, hanno un vantaggio non da poco: zero debiti bancari, a parte le anticipazioni di crediti. L’Inter, invece, deve fronteggiare un bond da 415 milioni che pesa in interessi per 30 milioni all’anno. Una prima mossa è stata il riacquisto di una porzione di 15 milioni", aggiunge Gazzetta.
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