Repubblica – Italia umiliata in Norvegia: Nusa sembra Yamal, imbarazzo azzurro e incubo playoff

Il “sole di mezzanotte”, anche sotto la pioggia, lo hanno visto solo i norvegesi. L’Italia, invece, è rimasta al buio. È questa l’analisi de’ La Repubblica dopo che la Nazionale di Spalletti è stata travolta 3-0 a Oslo nella gara d’esordio del girone di qualificazione al Mondiale, compromettendo da subito ogni possibilità di accesso diretto. Il divario con la Norvegia è già di 9 punti e 10 reti nella differenza gol: i playoff di marzo appaiono ormai inevitabili, in linea con il copione che ha già escluso l’Italia da Russia 2018 e Qatar 2022.

All’Ullevaal Stadion, davanti a 26mila tifosi tra cui re Harald e il campione di sci Svindal, la Norvegia ha dominato sin dal fischio d’inizio. Il giovane Nusa ha umiliato la fascia sinistra italiana con dribbling e slalom in stile Yamal, facendo saltare le coperture del centrocampo a quattro composto da Zappacosta, Barella, Rovella e Udogie. In attacco, i piani di Spalletti con Retegui, Raspadori e Tonali sono crollati contro la forza combinata di Odegaard, Haaland e Sorloth.

Il trio difensivo Di Lorenzo-Coppola-Bastoni ha subito le conseguenze del disordine tattico. Nusa ha firmato l’assist per il primo gol di Sørloth, poi ha raddoppiato con un’azione personale. Il terzo sigillo è arrivato da Ødegaard per Haaland, che ha superato anche Donnarumma, reduce dal trionfo in Champions League ma ora bersaglio dei fischi.

“La fantasia era tutta scandinava, l’imbarazzo tutto italiano e la classifica Fifa (la numero 38 irrideva la numero 9) tutta virtuale”.

Secondo La Repubblica, Spalletti è rimasto impietrito di fronte al tracollo, senza trovare correttivi efficaci. Nemmeno i cambi — Frattesi, Lucca, Orsolini — hanno smosso una squadra apatica. Il primo tiro in porta è arrivato al 92’ con un colpo di testa debole di Lucca. Lunedì l’Italia affronterà la Moldova, ma la sfiducia è ormai palpabile.