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San Siro, stretta su curve Inter e Milan: respinte richieste di centinaia di ultrà non graditi

San Siro, stretta su curve Inter e Milan: respinte richieste di centinaia di ultrà non graditi - immagine 1
Dopo le inchieste sulle due curve, i due club hanno deciso di effettuare controlli importanti che escluderanno i tifosi pericolosi
Andrea Della Sala Redattore 

Novità nella prossima stagione per quanto riguarda gli abbonamenti di Inter e Milan. Dopo le inchieste sulle due curve, i due club hanno deciso di effettuare controlli importanti che escluderanno i tifosi pericolosi nella prossima stagione.

"Dopo la tempesta dell’inchiesta «Doppia curva», dopo arresti e omicidi, arriva la scure sugli ultrà. Una stretta durissima di procura e questura e di Inter e Milan sulla vendita di biglietti e abbonamenti. E che già sta facendo vedere i suoi effetti in questi primi giorni di apertura della campagna per la stagione 25/26. Le società hanno «respinto» le richieste di rinnovo di centinaia di ultrà delle due curve in quanto tifosi «non graditi» sulla base dei codici etici siglati dai due club. Si tratta di tifosi colpiti in passato da Daspo, il divieto di ingresso allo stadio, ma anche segnalati o sanzionati in modo amministrativo per comportamenti non corretti o per la partecipazione a scontri ed episodi violenti. A questo si aggiungono i nomi emersi nell’inchiesta «Doppia curva» del pm Paolo Storari della Direzione distrettuale antimafia di Milano che un anno fa ha portato al blitz che ha smantellato gli affari criminali (anche mafiosi) dei capi ultrà di Inter e Milan. Alcuni già condannati a pene fino a dieci anni poche settimane fa.

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L’obiettivo della procura diretta da Marcello Viola e del questore Bruno Megale, di concerto con il Viminale, è chiaro: evitare che il sistema criminale possa ripetersi. Da qui la volontà, già espressa poche ore dopo gli arresti, di «recidere» qualsiasi legame con il passato. In questo senso la «cancellazione» dei marchi Curva Nord e Curva Sud e il blocco agli striscioni dei gruppi in curva. Ora si aggiunge lo stop all’ingresso allo stadio, deciso arbitrariamente dalle società, di alcuni tifosi «non graditi». Un elenco destinato ad aumentare nelle prossime settimane", riporta il Corriere della Sera.

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"C’è poi un’altra norma introdotta sulla scorta di quanto emerso nell’inchiesta della Dda: il blocco totale alla «cessione» degli abbonamenti ad altre persone per i tifosi del secondo anello blu rossonero (curva Milan) e per quelli del secondo verde (Inter). Alcune limitazioni sono state imposte anche agli altri settori, ad esempio per l’Inter con l’introduzione di un «sovracosto» per la cessione della partita in base alla tipologia di abbonamento. Ma nelle carte dell’inchiesta e dai racconti dell’ex capo ultrà nerazzurro Andrea Beretta — mandante del delitto di Vittorio Boiocchi e killer del rampollo della ‘ndrangheta Antonio Bellocco — oggi collaboratore di giustizia, erano emerse le «metodologie» usate dai gruppi ultrà per lucrare sulla rivendita dei ticket. La Nord utilizzava circa 200 tessere intestate a persone fittizie che poi cedeva ai tifosi ad ogni match con un sovraprezzo. Oppure con il classico metodo della «doppietta», l’ingresso di due supporter dallo stesso tornello magari con la complicità di alcuni steward. Ora però gli abbonamenti in curva non saranno in alcun modo cedibili.

A questo si aggiugne il nuovo piano sicurezza del Meazza con l’installazione di telecamere di riconoscimento facciale ai tornelli. Il sistema c’è e si stanno limando le ultime autorizzazioni con il garante della privacy ma dovrebbe entrare in funzione già all’inizio della stagione. L’obiettivo è quello di creare un modello esportabile anche negli altri stadi. La via è tracciata", aggiunge il quotidiano.