"L’Inter è la squadra che tira più volte (376), quella che centra maggiormente la porta (137) e recentemente ha compiuto il sorpasso sulla Juve nella classifica del possesso (60,4% di media contro il 58,8%)", aggiunge il quotidiano. E sottolinea anche i modi diversi di giocare dei due allenatori: "La “verticalità” di Inzaghi, abbinata all’utilizzo degli esterni come due attaccanti, ancor di più con il recupero di Dumfries e Dimarco, oltre ai movimenti sincronici tra gli interpreti, si scontrerà con la propensione all’orizzontalità e alle posizioni flessibili della Juve, che ha trovato in Kolo Muani il nuovo salvatore".

Modi di giocare
—Torino è stata un fortino per i bianconeri contro l'Inter nelle ultime dieci gare su undici giocate: "I nerazzurri però hanno la kryptonite in tasca. Nessuno ha segnato su calcio piazzato più di Lautaro e compagni (17 volte), mentre la Juve subisce quasi un gol su due (43%) da fermo. Thiago fa recuperare la palla a 34 metri dalla sua porta, Inzaghi cinque metri più avanti. La Juve ti attira per avere spazi e ripartire, l’Inter ti aggredisce per ottenere il controllo della palla in una porzione di campo avanzata", aggiunge il CdS sul confronto.
Anche alla vigilia lo scontro dialettico ha visto due modi diversi di esprimersi. Inzaghi è tornato sulle polemiche arbitrali: «A noi in Champions un angolo è costato milioni e classifica», ha detto. "Da Torino Motta ha fatto invece il solito “pareggio dialettico”: la squadra sta bene, la partita è importante, serve concentrazione, ecc.. Uno zero a zero, insomma. Ma centododici giorni fa è finita 4-4 e saltarono tutti gli schemi, anche quelli mentali", la conclusione del giornale.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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