Lo scudetto che pesa tantissimo in una stagione, il momento dei nerazzurri e le difficoltà dell'essere in corsa su tutto: di questo parla il quotidiano
"L’Inter che non vince a Parma, anzi che si fa rimontare, ed è persino peggio, è vittima della sua forza, che è tanta, ma evidentemente non abbastanza. Forte da essere in testa al campionato, ma non a sufficienza per dominarlo come lo scorso anno (14 punti in meno). Forte per essere rimasta dentro a Champions League e Coppa Italia, ma non senza equilibrismi per poterlo farlo. E giocando sul filo, è giusto sapere che ci si prende dei rischi". Così Il Giornale parla del momento vissuto dall'Inter dopo il pari col Parma e con la sfida al Bayern alle porte.
Quelli di Parma sono "due punti persi, a guardare il bicchiere mezzo vuoto. O tre punti trovati, a guardarlo pieno. Perché l’Inter che insegue il triplete, l’Inter che non ha scelto perché certe
cose non si scelgono, è sì dentro tutto, ma non ha ancora vinto niente e anzi ha appena perso la possibilità di schiacciare sotto due notti di ansiosa pressione l’unico rivale che gli è rimasto sulla strada dello scudetto", si legge.
Il più importante
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"Che è poi l’unica cosa che veramente conta per mettere il simbolo matematico davanti alla stagione nerazzurra, sarà un «+» o sarà un «-», positiva o negativa, proprio a seconda di come finirà la Serie A. La Champions sono prestigio e denari, ma nessuno si aspetta che Inzaghi la vinca. La Coppa Italia per chi gioca col tricolore sul petto, se arriva da sola è coppetta, non certo traguardo", scrive ancora il quotidiano.