"Il 2-0 ai granata arriva con due gol da turnover, uno fantastico di Zalewski, l’altro su rigore di Asllani procurato da Taremi. Il tutto in un’atmosfera da tregenda: partita sospesa prima per un malore a un tifoso e poi per una specie di diluvio universale che a fine primo tempo lascia temere la sospensione. Ma il cielo è generoso con il calendario e con Inzaghi che, da non crederci, si permette anche un cambio di sistema, lui feticista del 3-5-2: con Zalewski alto a sinistra nasce un 3-4-3 che mette tatticamente in difficoltà il Torino generoso, offensivo ma spuntato davanti, e costretto a subire personalità e gioco preferito dell’Inter, il contropiede, dopo essere andato sotto in un quarto d’ora".
"Sembra un successo per non arrendersi virtualmente, in serata diventa un preziosissimo colpo da tre punti. Ora Lazio e Como, rivali non facilissimi per motivi opposti: Baroni non ha sventolato bandiera bianca dopo il gol di Vecino alla Juve, Fabregas vuole chiudere l’esperienza sul lago proseguendo una striscia che sa di magico e non concede niente a nessuno. Il dilemma di Inzaghi sarà: ricorrere ai titolari, mettendo un po’ a rischio il Psg, oppure proseguire con le seconde linee? Come però aveva capito benissimo Conte, avvisando i suoi, le sorprese sono come gli esami: non finiscono mai. Il Parma lotterà per la A, il Cagliari all’ultima potrebbe essere salvo. La leggerezza dell’Inter discende dal non aver più niente da perdere in campionato. Testa libera e poi chissà", spiega il quotidiano.
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