Domani sera nel derby si sfideranno Sommer e Maignan, due portieri col futuro più che incerto. Entrambi in scadenza, ma ancora saldi al loro posto. E i due club vagliano già le alternative.

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Sommer, derby da precario. Inter aspetta Martinez e valuta: da Caprile fino al pallino di Marotta
"Che aria strana, nella porta dell’Inter prima del derby di domani. Non è aria da tempesta. Anche se forse sarebbe meglio. Perché è come se ci fosse una sorta di bonaccia, che impedisce al vecchio Sommer di spiegare le vele e buttarsi sui tiri più complicati. In quella del Milan l’aria è più frizzante, fredda come quella che ci sarà a San Siro. Perché qui ci sono due portieri che con i loro guantoni ipertecnologici, oltre a tentare la parata perfetta, sono pronti a salutare Milano e la nostra serie A. E il derby è già iniziato anche nella caccia ai successori, fra occasioni perse (Donnarumma a parametro zero, l’estate scorsa), occasioni nuove e paletti finanziari che sono più insidiosi dei pali della porta", spiega il Corriere della Sera.
"Perché il portiere è come il centravanti: trovarne uno giovane, a costi ragionevoli e già decisivo con una maglia pesante addosso, è una sfida durissima. E non a caso i nomi che si fanno per il dopo Sommer, si incrociano con quelli del dopo Maignan, sempre che il francese, a sorpresa, non rinnovi: Caprile del Cagliari, Suzuki del Parma, Atubolu del Friburgo, Meslier del Leeds (in scadenza, fuori rosa). Poi c’è il Dibu Martinez, che ha 33 anni e un contratto fino al 2029 con l’Aston Villa: in Inghilterra lo avvicinano all’Inter, dove i Martinez abbondano, ma anche al Tottenham al posto di Vicario, pallino del presidente Marotta".
"Nel frattempo l’alternanza programmata con Martinez, che ha giocato solo due partite, è stata interrotta bruscamente dalla tragedia che ha coinvolto il portiere spagnolo, con l’uccisione di un 81enne che ha invaso la carreggiata nel tragitto del giocatore verso Appiano. «Pepo» ha ripreso ad allenarsi due giorni dopo, ma come ha spiegato Chivu ha bisogno di tempo. Anche se il casting per il dopo Sommer, che è in scadenza e non rinnoverà, non può davvero iniziare fino a che lo spagnolo non avrà giocato qualche partita in più e sarà valutato fino in fondo. Come potenziale titolare, come riserva di un portiere da lanciare senza troppe pressioni o come secondo classico, un ruolo che in una grande squadra deve essere coperto senza complessi di inferiorità. E che Martinez fin qui ha interpretato senza insofferenze e senza cali di tensione: in campo è sempre stato all’altezza", chiude il Corriere.
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