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Inter, Sommer leggendario. Insuperabile, respinge tutto. E quella parata sul tiro di Yamal…

Andrea Della Sala Redattore 
Prestazione monumentale del portiere dell'Inter. Para tutto, tra le tante da ricordare quella miracolosa sul tiro a giro di Yamal

Lautaro, Calhanoglu, Acerbi, Frattesi, Inzaghi... Ma soprattutto Sommer! Il portiere è stato decisivo nella semifinale di ieri col Barcellona. Ha respinto gli assalti blaugrana, ha rimandato indietro ogni iniziativa di Yamal. Ha dato sicurezza, ha parato l'impossibile. La finale è anche merito suo.

"Le mani sulla coppa ha iniziato a posarle il portiere dei sogni interisti che, come il resto della compagnia, custodirà questa partita nello scrigno delle cose più preziose. Non è dato sapere dove Yann Sommer, a 36 anni suonati, abbia trovato l’energia per allungarsi di quel centimetro ancora e toccare l’ennesima gemma che il diavolo di Yamal stava incastonando all’incrocio, eppure la palla del 4-4, giusto un attimo prima del 120’ è stata deviata in calcio d’angolo. Lo svizzero si è superato in ogni senso, come tutta questa Inter meravigliosa: per superare un Barcellona a tratti debordante e per fermare l’incubo del mostro 17enne serviva solo questo, non altro", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Sommer starà nella leggenda pur avendo preso tre reti, sei in due partite, semplicemente perché meno di così non era possibile: è questa la folle media dei catalani. Il miracolo che ha evitato i supplementari non era certo il primo dello svizzero, puntuale come si conviene a chi è nato oltre le Alpi. Prima di ribaltare la partita e il punteggio era ancora sull’1-2, aveva messo le mani in maniera prodigiosa su Garcia, alla fine di un contropiede sconclusionato preso dall’Inter. E poi, giusto per non farsi mancare niente, dopo il 3-3 di Acerbi, aveva dovuto spegnere di nuovo Lamine. In fondo, Sommer c’è sempre stato e sempre ci sarà nel momento del bisogno, per questo San Siro in estasi cantava il suo nome forte come quello di Lautaro", aggiunge Gazzetta.