Non si muove nulla per il nuovo San Siro di Inter e Milan. Tutto bloccato per le vicende legate all'urbanistica nel Comune di Milano, ecco come stanno le cose secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport:


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"Lo stucchevole gioco dell’oca continua — un illusorio passo avanti e poi due indietro il turno successivo: è così dal lontano 2019 —, ma col passare delle settimane il rischio sempre più incombente su San Siro è che l’ultima casella resti un miraggio. Che i dadi in mano a Comune, Inter e Milan non siano più sufficienti a garantire di raggiungere il traguardo. Pericolo game over. L’inerzia burocratica agostana ovviamente non sta aiutando, ma la realtà racconta che se tutto fosse andato secondo le previsioni e in base all’“apparecchiamento” allestito dalle parti in gioco, entro la fine di luglio ci si sarebbe immessi sul rettilineo finale. I documenti pubblicati dal Comune a fine aprile riportavano infatti «la conferma della dichiarazione di pubblico interesse entro e non oltre il 30 giugno 2025, con la previsione dell’impegno a stipulare l’atto di acquisto entro il 31 luglio 2025». Insomma, a quest’epoca avrebbe dovuto essere più o meno tutto in discesa e agosto avrebbe potuto scorrere molto più serenamente", racconta La Gazzetta dello Sport.
"Se già prima le tempistiche non erano particolarmente amiche, adesso è diventata una corsa contro il tempo che pare una sceneggiatura di Mission Impossible (tra l’altro è saltato fuori un altro vincolo sul lato della tribuna Ovest, considerata dalla Soprintendenza “archivio esposto” per la presenza di alcune targhe ed epigrafi): entro il 10 novembre occorre l’approvazione del progetto da parte di Giunta e Consiglio comunale, l’accordo definitivo per la compravendita e il rogito. Il passaggio politico a Palazzo Marino in Consiglio peraltro appare particolarmente ispido, con Sala che rischia di non avere i numeri. E il problema è prima di tutto all’interno della maggioranza: il sindaco, per andare avanti, ha posto ai partiti che lo sostengono la condizione dell’approvazione del progetto San Siro, ma coloro che lo criticano all’interno della maggioranza stessa pongono come condizione per continuare a sostenerlo la presenza di un segnale di discontinuità con il passato, prendendo San Siro come tema cardine. Posizioni sulla carta inconciliabili. Ecco perché Sala spera di riuscire a trovare qualche voto nell’opposizione".
"Il primo cittadino di Milano in cuor suo confida comunque di riuscire a superare tutti gli scogli e anche Milan e Inter mantengono una certa fiducia di base (i rossoneri hanno ancora il progetto San Donato aperto e valido, all’Inter è scaduta l’opzione su Rozzano). Diciamo fino a prova contraria, anche perché sugli equilibri politici milanesi i due club possono soltanto essere spettatori. Settembre sarà il mese del dentro-fuori, ma l’aria che tira è pesante e il tempo, mai come questa volta, è assoluto tiranno", chiude Gazzetta.
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