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Dopo l'amara sconfitta ai rigori col Bologna in Supercoppa, l'Inter deve ripartire subito e ieri si è messa al lavoro sotto l'occhio della dirigenza
"L’Inter ha lasciato nel deserto l’ennesimo titolo e ha completato questo 2025 delle grandi illusioni: sei trofei in palio, tutti sfiorati con le dita, ma nessuno afferrato e sbaciucchiato. Per questo, la caduta è più dolorosa, perché si aggiunge alle altre: a furia di sbucciarsi le ginocchia, c’è sempre il rischio di abituarsi. E, in più, conferma quel vago senso di irrisolto che avvolge ancora, nonostante tutto, i nerazzurri. È un sentimento che arriva da lontano, ma non offusca l’analisi dei dirigenti schierati ad Appiano con lo stato maggiore. Nessuno ha voluto drammatizzare il momento, ma nello stesso tempo nessuno ha nascosto la sabbia di Riad sotto al tappeto. C’è amarezza per la Supercoppa sfuggita ancora una volta, c’è pure una certa consapevolezza degli errori commessi e di certi problemi antichi e strutturali, ma sopra ogni cosa resiste l’ottimismo della volontà e la fede nella ricostruzione di Chivu", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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