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Qualità, duttilità, senza mai perdere le proprie caratteristiche e la propria identità. Petar Sucic promette bene, come la nuova Inter di Chivu. Il giovane centrocampista croato ha destato un'ottima impressione in questo ritiro pre-stagionale e il suo impiego potrebbe essere anche maggiore del previsto. Scrive Tuttosport:
"Timido all’inizio, poi si scioglie e regala un calcio morbido come il suggerimento per Lautaro. I 45 minuti disputati nella prima amichevole estiva con l’Inter U23 hanno confermato le impressioni che Petar Sucic aveva già destato negli Stati Uniti durante il Mondiale per club. Abbastanza giovane da non aver ancora una posizione definita, talentuoso a sufficienza da poterne ricoprire più di una senza che - per ora - questo diventi un difetto".
"Un’Inter ibrida, chiamata a variare modulo in corso di stagione e anche di partita, con tanto lavoro da fare affinché, da camaleontica, non diventi senza identità: è forse la sfida più difficile a cui è chiamato l’allenatore romeno. Che può contare sulle qualità, fisiche ma soprattutto tecniche, del ragazzo nato in Bosnia ma che ha scelto la nazionale del neo milanista Modric. Ad Appiano Gentile, Sucic è stato impiegato da mezzala di destra nel 3-5-2, ma oltreoceano ha già dimostrato di potersi disimpegnare egregiamente in un centrocampo a due. E, perché no, all’occorrenza potrebbe essere impiegato anche da trequartista".
(Fonte: Tuttosport)
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