I segnali di Arnautovic
—Quello che varrebbe una finale di Coppa Italia. Forse il trofeo che gasa di meno, tra quelli che sono ancora possibili per la squadra di Inzaghi, ma forse quello più alla portata, sulla carta. Perché con due vittorie il trofeo sarebbe certo, il che lo rende, a questo punto della stagione, il traguardo a cui i nerazzurri si trovano più vicini. Per rendere la finale di coppa realtà, però, servono i gol. E da questo punto di vista l'Inter ha qualche campanello d'allarme che suona dopo l'ultima prestazione in campionato. Lautaro è una certezza, ma non si può pensare che risolva sempre tutto lui, e con Thuram infortunato il problema di "chi fa gol nell'Inter là davanti oltre alla ThuLa" sembra essere tornato d'attualità.
Nell'ultimo mese era riuscito a battere un colpo dando un contributo importante alla squadra il buon Arnautovic. Il quale, però, dopo la vittoria a San Siro contro il Cagliari (gol e assist per lui nell'occasione) non è più apparso nei radar di Inzaghi, causa qualche fastidio fisico. È rimasto in panchina contro il Bayern Monaco - con la gara quasi al sicuro, il tecnico ha preferito dare minuti a Taremi - ed è entrato in lizza solo al 43' della ripresa nella sfida persa a Pasqua contro il Bologna. La speranza dell'Inter è che possa, tra oggi e domani, ritrovare la condizione giusta per riuscire a essere schierabile con profitto contro il Milan. Altrimenti, dita incrociate.
Dietro le crisi di Taremi e Correa
—Perché Taremi e Correa nelle ultime uscite hanno mostrato tutt'altro che un rendimento all'altezza di quel che ha bisogno una squadra in lotta su tre fronti (e con un titolare infortunato). Correa contro il Bologna è stato in campo per gran parte del match risultando utile quanto Kyle Kuzma per Milwaukee in gara 1 dei playoff Nba tra Bucks e Pacers, cioè zero, a tutte le voci in cui lo si poteva valutare.
Taremi lo ha copiato, entrando molle e senza lasciar tracce di sé sia contro il Bayern in Champions che al Dall'Ara. Ok la pubalgia, ma l'alibi non regge più. A San Siro i tifosi contro il Milan si aspettano di vedere altro e Lautaro va pure gestito, con la Roma che incombe in campionato e il Barcellona poco più avanti in calendario (Thuram si vedrà in che condizioni ci arriva)”, si legge.
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