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(Gazzetta dello Sport)
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Dopo mesi di prestazioni deludenti, Mehdi Taremi sta diventando una risorsa fondamentale proprio nel momento cruciale della stagione. Dopo mesi condizionati da infortuni e prestazioni opache, l’attaccante iraniano ha mostrato segnali di risveglio: buone prestazioni contro Barcellona e Torino. Ora Taremi è il primo cambio in attacco, superando Arnautovic e Correa nelle gerarchie di Inzaghi.
"Wesley Sneijder, uno che di calcio — e di Inter — ne mastica abbastanza, lo aveva detto in tempi non sospetti: «Nella seconda parte della stagione Taremi sarà utile, anche perché bisognerà alternare, soprattutto in attacco». C’era da fidarsi perché Taremi utile lo è diventato per davvero: da flop a risorsa, tutto nel giro di dieci giorni. E attenzione, qui non parliamo di giorni come tutti gli altri: tra Barcellona e Torino, tra una finale di Champions conquistata e uno scudetto da provare a conquistare al fotofinish, Mehdi ci ha messo il piede. E l’Inter può finalmente sorridere", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Perché magari tre indizi non fanno ancora una prova, ma il 99 nerazzurro è senz’altro sulla buona strada. Il punto è che Taremi per quasi tutta questa prima annata nerazzurra è mancato anche in tutto il resto, non solo nei gol. Né assist, né movimenti, né spirito da combattente. Anche per questo, la svolta degli ultimi tempi è la migliore delle notizie per Inzaghi, che potrà finalmente sfruttare l’esperienza e l’intelligenza tattica del suo centravanti di scorta per gestire le forze in attacco".
"Il piano d’azione è già pronto. Taremi sarà ancora titolare domenica contro i biancocelesti e farà coppia con Thuram, poi lascerà il posto a Marcus e Lautaro per le ultime due gare ma con una differenza sostanziale. Non resterà a guardare come gli capitava fino a qualche settimana fa, quando sia Arnautovic che Correa lo avevano sorpassato nelle gerarchie. Le cose sono cambiate, la prima opzione dalla panchina adesso è lui, che ci si giochi lo scudetto o la Champions. E i prossimi gol, se arriveranno, rischiano di pesare quanto un trofeo da alzare al cielo. Allora sì che confermare un quasi 33enne con un contratto da tre milioni a stagione fino al 2027 diventerebbe molto più semplice di quanto non sembrasse fino a tre partite fa".
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