Tutto finito. Il gelo calato dopo l'uscita dal Mondiale e le successive dichiarazioni tra Lautaro e Calhanoglu che aveva portato a incrinare i rapporti nello spogliatoio tra il capitano e Thuram non c'è pi. E ora avanti più forte di prima.


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Inter, la ThuLa è ripartita: chiarimento tra i due bomber. E la chat di squadra è di nuovo viva
"La ThuLa è già ripartita. La freddezza è superata. Dimenticata no, non sarebbe giusto dire così. Ma quel like è ormai storia e qui c’è da scrivere la cronaca. Lautaro e Thuram si sono trovati d’accordo su un punto: vogliono vincere. E vogliono farlo con l’Inter. Poi magari hanno modalità diverse di esprimersi, di far vedere il loro attaccamento, di dedicarsi alla causa", spiega La Gazzetta dello Sport.
E allora è giusto raccontare un aspetto: la freddezza, inevitabile, che quelle parole di Lautaro avevano causato dentro il gruppo Inter adesso è sparita. Un particolare fa la differenza: negli spogliatoi “moderni” le telefonate - le care vecchie telefonate di cui sopra - sono state ampiamente sostituite dai messaggi. E la chat di gruppo dell’Inter è tornata attiva come nei giorni normali, nelle settimane lungo la stagione. È un modo per tenersi tutti in contatto in questi giorni di vacanza, ma anche per non disperdere il “lavoro” fatto dal tecnico Cristian Chivu nell’ultimo giorno a Charlotte, prima dell’addio definitivo al Mondiale per Club. Quella mattina il tecnico fu decisivo, con l’iniziativa e con la gestione della stessa, per evitare il più possibile che il caso “Lautaro/like” si trascinasse oltre il dovuto. E in quell’incontro particolarmente attivi sono stati i senatori del gruppo, gli italiani, che hanno preso la parola.
"Lautaro e Thuram si sono spiegati, davanti a un caffè. Anche questo è stato raccontato. Andando un po’ più in profondità, si può dire che Thuram ha fatto capire al compagno che non aveva gradito le modalità di un’accusa così generica, che avrebbe potuto mettere in difficoltà il gruppo. E il capitano, dal canto suo, ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a parlare pubblicamente, il perché lo ritenesse necessario. Da quel caffè si è andati avanti. O si è tornati indietro, a seconda di come si voglia vedere la storia. Il clima è buono, la tristezza Mondiale alle spalle, la voglia di staccare la spina è stata soddisfatta ma c’è anche curiosità sul ritiro, sulle modalità di lavoro, sugli impegni in generale che aspettano i giocatori. Le scorie non ci sono. O se ci sono, non si vedono. Ed è già un successo. Poi, chiaramente, tutto dipenderà da quel che avverrà alla ripresa. Ma i segnali vanno nella giusta direzione, Chivu ha tutto per poter pensare che dal raduno in poi la testa sarà sul futuro, non su quello che è successo", precisa il quotidiano.
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