Ma le esperienze in prestito non gli hanno portato fortuna: tra Cremonese, Auxerre e Bournemouth collezionò appena trenta presenze in due anni, con quell’episodio che continuava a tormentarlo. La scorsa estate, poi, il bivio: dopo aver rifiutato le proposte di Sassuolo, Palermo e Sampdoria, è rimasto fuori rosa all’Inter.
A gennaio, però, la svolta. Il Venezia, in emergenza tra i pali per l’infortunio di Filip Stankovic, gli ha offerto un’opportunità che Radu ha colto al volo. L’ingaggio era l’ultimo dei suoi pensieri: voleva tornare protagonista e dimostrare di essere ancora un portiere affidabile. E lo ha fatto nel migliore dei modi. Quattro pareggi consecutivi contro squadre del calibro di Lazio, Atalanta e Napoli, in cui ha tenuto inviolata la porta con interventi spettacolari, regalando alla squadra di Eusebio Di Francesco preziosi punti nella lotta salvezza.
Il destino ha voluto che tra le sue vittime ci fosse anche Antonio Conte, l’allenatore con cui aveva vinto lo Scudetto nel 2021 all’Inter. Al Penzo, con parate decisive, ha rallentato la corsa del tecnico salentino verso la vetta, chiudendo così il cerchio della sua rinascita. Da quel rinvio sbagliato al Dall’Ara alla prestazione eroica con il Venezia, Radu ha ripagato il debito con il popolo interista, restituendo simbolicamente un pezzo di quello Scudetto che aveva contribuito a far sfuggire.
Ora, il suo futuro è tutto da scrivere. I suoi agenti, Federico Pastorello e Marco Bicchierai, hanno già ricevuto diverse chiamate in vista dell’estate. A parametro zero, Radu è diventato improvvisamente un’occasione ghiotta per molti club. Un’ipotesi impensabile fino a poche settimane fa, ma che ora è realtà.
(Fonte: Tuttosport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA