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"Lo smoking l’Inter finora lo ha messo quasi soltanto in Champions. Stridente è infatti la differenza di rendimento tra quanto combinato in Europa (6 vittorie, 1 pareggio e 1 ko, peraltro viziato da un gol nato da un angolo che non andava assegnato al Bayer Leverkusen) e il rendimento nei big match in Serie A dove l’Inter contro Napoli, Atalanta, Juve e Milan ha finora ottenuto 6 punti in 6 partite, tre dei quali ad agosto, a mercato ancora aperto, contro la banda Gasperini". Apre così l'analisi di Tuttosport sul rendimento dell'Inter, tra Europa e campionato.
L'anno scorso l'Inter collezionò 20 punti in 8 scontri diretti con goleade contro Milan (5-1) e Napoli (3-0 al Maradona). "È comprensibile che i giocatori non abbiano più la “faccia cattiva” di un anno fa, meno giustificabile è quello zero alla casella vittorie contro Milan e Juve (mai l’Inter è riuscita a conquistare lo scudetto senza aver battuto almeno una volta una delle due grandi rivali in un campionato)"
"Questo anche perché al quarto anno il 3-5-2 inzaghiano non ha più segreti per gli allenatori avversari che riescono sempre più spesso a trovare le contromisure per disinnescare la manovra nerazzurra. L’allenatore può vantare un alibi incrollabile: aveva chiesto un attaccante in grado di saltare l’uomo e non è arrivato. Però resta la sensazione che a livello tattico l’Inter abbia esaurito la sua forza propulsiva, essendosi ormai cristallizzata su certezze ben radicate che funzionano in Europa - dove il livello di attenzione da parte della squadra è senz’altro più alto - un po’ meno in campionato", l'analisi di Tuttosport.
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