Yann Sommer è arrivato all’Inter per meno di 5 milioni, poca spesa e tanta resa per sostituire Onana (ceduto allo United) e Handanovic (che chiude la carriera). È curioso che un anno dopo, il club nerazzurro di milioni ne abbia spesi 15 per acquistare la sua riserva, Josep Martinez, tanti soldi e poche partite. Un investimento sul futuro, forse. Di certo il presente è ancora saldamente nelle mani del portiere svizzero, che Inzaghi ha rimesso al centro della propria porta appena ha potuto, dopo l’infortunio di febbraio. Prontamente ricambiato della fiducia con un rendimento eccellente. Decisive, per esempio, le sue parate contro l’Udinese, utili a scongiurare la rimonta friulana. Ma non c’è partita in cui Sommer non si confermi importante, anzi fondamentale, al punto che per lui sarebbe giusto un distinguo rispetto al rendimento bipolare della squadra, quasi imperforabile in Europa (appena 3 gol subiti in 11 partite, 10 con Sommer in porta) e invece solo quarta difesa della Serie A (dopo Napoli, Atalanta e Juventus).
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