Dimarco però ha autonomia limitata, in questo periodo. E al 10’ della ripresa è stato sostituito da Carlos Augusto. Che non ha avuto la stessa applicazione spietata. Sorpreso dalla straordinaria qualità dell’avversario, al primo uno contro uno, ha preso un tunnel da Yamal che poi è volato in campo aperto, prendendo un fallo da Bastoni. E non poi mai riuscito a leggere le intenzioni di Lamine, in crescita portentosa durante la partita: sul 2-2 un sinistro improvviso dal limite con tre uomini davanti, e volo di Sommer, sul 2-3 e appena prima del pareggio un mancino che ha superato il portiere svizzero ma ha sbattuto pieno sul palo. Un’indicazione del Fato, visto che poi, di là, è arrivata l’azione del 3-3 nel recupero.
"Nel finale di partita altro uno contro uno con Carlos Augusto, e poi meraviglioso sinistro a giro. Alla Leo Messi, sì. Ma davanti ha trovato Sommer alla Julio Cesar: prodezza con la punta delle dita e Inter salva. Salva anche poco dopo: due squadre con le gambe pesantissime, ma non il diciassettenne, che ci prova anche con l’altro piede, il destro. E di nuovo Sommer. L’ultima fiammata, perché poi Lamine trovato l’avversario più ostico e inatteso: Mehdi Taremi. Difensore aggiunto, ha difeso le ultime giocate di Yamal. L’Inter è in finale, il migliore del mondo no", aggiunge il quotidiano.
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