Zalewski è una fotografia di questa Inter. Mancava solo lui, nella rosa di Inzaghi, a piazzare il suo nome tra i marcatori stagionali. Eccolo qui: 21 marcatori diversi, 19 in Serie A più i due (benedetti) di Pavard e Acerbi in Champions. Ed è il marchio di fabbrica di una squadra a trazione anteriore, in cui tutti hanno l’occhio rivolto alla porta avversaria. E poi Zalewski – questa è la novità che ha raccontato la gara di ieri – è ora anche un’arma tattica, non solo un ricambio di Dimarco. Perché il 3-4-3 che si è visto a Torino può essere una soluzione a gara in corso da tenere ben presente, per l’oggi e per il domani. E perché Nicola ha una qualità non comune nella rosa dell’Inter, sa saltare l’uomo.
"Nicola ieri si è preso gli applausi dei compagni, quelli dei suoi tifosi e anche il riconoscimento di Inzaghi. Nicola era un attaccante esterno, nelle giovanili della Roma. Poi con José Mourinho in giallorosso si è adattato a fare l’esterno di centrocampo, di fatto diventato il suo ruolo. Ma Inzaghi, che è profondo conoscitore della storia calcistica di ognuno dei suoi calciatori, non ci ha pensato su due volte appena capito che per questa partita non avrebbe avuto un numero di mezzali sufficienti per riproporre il solito 3-5-2. Da lì a disegnare un tacco e un tiro a giro, è stato un attimo", aggiunge il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)


