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Baroni: “L’Inter ha tutto. La Lazio è rimasta in partita. Il rosso a me e Inzaghi…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
L'allenatore ha parlato con i giornalisti nella conferenza stampa post partita che si è tenuta a San Siro dopo la gara con l'Inter

Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato alla fine della gara contro l'Inter in un confronto con i giornalisti presenti in sala stampa tra cui gli inviati di FCINTER1908.IT. Queste le parole del tecnico: «Valutazione arbitrale? Mi dispiace per l'espulsione mia e di Simone. Lo considero un allenatore pazzesco e sta facendo qualcosa di straordinario. Ho visto tutta la panchina in piedi e ho detto solo che non potevano alzarsi tutti. Secondo me è stato frettoloso, non meritavamo espulsione né io e né Simone. Tra l'altro abbiamo visto la partita insieme fuori».

-Il campionato dei grandi rimpianti? 

Quando dai tutto quello che dai difficilmente hai rimpianti. Abbiamo ancora una gara da vincere e vediamo cosa succede. Sia noi che gli altri abbiamo una gara complicata. Niente toglie il percorso di questa squadra. Sono orgoglioso anche di oggi. Se giochi contro l'Inter che ha tutto forza, struttura e qualità ho detto che serviva una gara di spessore tecnico e mentale, stare dentro la partita. Siamo andati due volte sotto. Meritatamente. Abbiamo sbagliato nel primo tempo. Ma complimenti ai ragazzi. 

 

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-Con Pedro si ha un valore aggiunto? 

Fino all'ultima domenica eravamo il terzo miglior attacco della Serie A. Al di là di questo io non ho fatto nulla di particolare. Pedro era scivolato fuori, l'ho rimesso al centro del progetto. Se alleni un giocatore che dà tutto in allenamento, in partita, è un modello di professionalità, puoi solo metterlo al centro. Ha avuto un problemino al tendine e la sua grandezza è proprio questa, capire che può entrare dopo. È un modello. Sono giocatori che lasciano il seme che serve a tutti gli altri. 

La mia concentrazione è solo rivolta alla squadra. Io non celebro me stesso. Quando vi porto i dati non è per difendere il mio lavoro ma per difendere quello della squadra. Non ho mai difeso il mio lavoro ma quello della squadra. È quello che fa un allenatore e l'ho sempre fatto, in altre categorie anche, figuriamoci se non lo faccio alla Lazio. Io difendo il lavoro del gruppo. Abbiamo bisogno di migliorare la squadra e creare una forte identità. 


«Gli episodi? Abbiamo condotto la partita in maniera buona, ma l'Inter la patiscono tutti. Ha giocatori che sanno staccare e sanno mettere palla in mezzo con precisione. Abbiamo cercato di controllare l'Inter nelle palle inattive dove sono bravi. Io ho salvato il Verona con le mie idee e le ho portate avanti con la Lazio. Io sto dando tutto me stesso insieme allo staff. Migliorata la posizione dell'anno scorso, ma andare in Conference lascerebbe rimpianti? È un campionato livellato in alto, lo sappiamo. Se non sbaglio la media punti degli ultimi 4 anni era 67 ma non voglio guardare a questo. Io devo guardare al percorso della squadra e mi interessa questo. Noi ci crediamo ancora  e vogliamo crederci fino all'ultimo secondo». 

(Fonte: FCINTER1908.IT, gli inviati Eva A. Provenzano e Daniele Vitiello)