fcinter1908 partite conferenze stampa Oneri, onori, consapevolezza e frecciate: Chivu sale in cattedra, messaggio chiaro per tutti

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Oneri, onori, consapevolezza e frecciate: Chivu sale in cattedra, messaggio chiaro per tutti

Sabine Bertagna Vice direttore 
Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter-Torino evidenziano soprattutto una consapevolezza

"Non esiste una regola, esiste il tempo", ha dichiarato Cristian Chivu nella conferenza alla vigilia della sua prima partita di serie A sulla panchina dell'Inter. Si parlava di calcio moderno, estero e italiano. E naturalmente, si parlava di domani: "Non c'è una regola, esistono regole, principi e un certo tipo di sensibilità da parte dell'allenatore. E' un'arte, un mestiere in cui serve un po' di tutto per farlo. Qualcuno mi dirà che sono inesperto, ma l'esperienza della vita mi fa vedere il calcio in maniera diversa. Qui siamo un po' schiavi del risultato, così non si ha tempo per portare avanti alcune idee. Non esiste una regola, esiste il tempo e la maturità di un club, dell'allenatore e dei calciatori. Nell'Inter il tempo non esiste e bisogna partire forti già da domani. Le aspettative sono alte e l'obiettivo è sempre migliorarsi, arrivare fino in fondo".

Oggi ad Appiano Gentile c'erano gruppetti di tifosi sparpagliati dietro le transenne in attesa di salutare i giocatori, che dopo l'allenamento mattutino non si sono fermati. La sensazione era quella che segna tutti i nuovi inizi, come il primo giorno di scuola. Anche se per Chivu non è esattamente così. Lui all'Inter ha forgiato la sua carriera, prima come calciatore e poi come allenatore nel settore giovanile. L'aria che respira è quella di casa, anche se la posta in palio è diversa. E la sensazione è che Cristian ne sia perfettamente consapevole.

Come arriva l'Inter alla prima di campionato di questa stagione? Pronta a iniziare. Vogliosa di scendere in campo. Consapevole del lavoro che sta facendo e il lavoro non mente mai. "Siamo ancora un cantiere aperto, vogliamo migliorare in tutto", ha ricordato Cristian. La preparazione è stata breve e intensa, i dettagli faranno - come sempre - la differenza. Bisognerà essere bravi a raccogliere nei momenti cruciali della stagione, prosegue Cristian. Sa perfettamente come funziona il calcio. Nella indimenticabile stagione del triplete, a Kiev l'Inter poteva essere fuori da tutto. Gli obiettivi che porti a casa sono legati anche alla gestione di momenti come quelli. Saper reagire alle difficoltà. Essere pronti nei momenti più brutti.

Impossibile non parlare di mercato il 24 agosto. Quello portato avanti dall'Inter è stato un mercato mirato, sottolinea Chivu. Mirato e coerente. C'è un accenno a Lookman, voluto ma non portato a casa per decisioni che non dipendono dalla società di viale della Liberazione. C'è la risposta a Lele Oriali ("un amico"), che riconsegna serenamente al Napoli la fascia di favorita. Onori e oneri di chi ha vinto lo scudetto, come da tradizione e come ha ricordato anche Max Allegri. C'è la consapevolezza che le aspettative in casa Inter sono sempre alte ("non esiste il tempo, qui"). Cristian sa che non esistono regole, sarà il campo a regalargli e regalarci le prime risposte sulla faccia che avrà la sua squadra in questa stagione. Una sfida bellissima per chi è orgoglioso di sedere su questa panchina. E se c'è una cosa certa, questa è proprio che Cristian Chivu lo è. Tantissimo.