Caos in casa Milan, prende la parola Sergio Conceicao in conferenza stampa: queste le dichiarazioni dell’allenatore rossonero
Caos in casa Milan, prende la parola Sergio Conceicao in conferenza stampa. Queste le dichiarazioni dell’allenatore rossonero alla vigilia della sfida di campionato contro il Lecce.
"Mi dispiace questa situazione. Non ho capito perché, non si capisce quello che mi ha fatto questo ex collaboratore, non so se pagato da qualcuno. Non ho capito. Una giornalista mi ha chiamato e mi ha mandato uno screen di questi punti a cui si riferisce. L'ha fatto per cattiveria, mi dispiace per tutti. Anche per quelli che lavorano qua al Milan. Noi siamo qua tutti i giorni, Zlatan e Geoff sono qua tutti i giorni. Discorsi con me, e con la squadra, discorsi tutti insieme... Abbiamo avuto una settimana pulita per lavorare su altre cose con tutto il gruppo a disposizione, anche Florenzi che è rientrato. È stata la prima settimana così, abbiamo fatto un buon lavoro, sono tutti i coinvolti. Sono uscito dal Porto con una situazione non bella e fino ad oggi non ne ho parlato ancora. Immagina allora che io sono qua a lavorare e mi metto a parlare di queste cose delicate. Nelle sedi legali ne risponderà, chi l'ha pagato e perché l'ha fatto".
Che settimana è stata per lei?
"È stato importante lavorare con alcuni giocatori su diverse situazioni su cui non abbiamo mai lavorato. Se parliamo di voglia non va bene, la voglia devono averla tutti. È una cosa che deve esserci tutti i giorni per chi entra qua a difendere questa maglia. In allenamento vedo chi mi dà più garanzie per iniziare la partita, tutti mi hanno dato una buona risposta. Poi sono io che devo scegliere la strategia migliore per vincere una partita difficile".
Come si allontana questa negatività?
"Con i risultati. Per ottenere i risultati abbiamo bisogno di due caratteristiche: lavorare al massimo, dobbiamo fare molto di più come squadra. Poi c'è un pizzico di sfortuna da migliorare. È tutto diverso quando si vince. Anche per me è una novità perdere tre partite di fila. Non c'è altra strada che lavorare. Bisogna credere e fare, lavorare con la massima convinzione".