Ibrahimovic domani purtroppo non può giocare, è fuori (ride, ndr). Sento tutti i giorni la dirigenza, niente da dire, sono sempre con noi. L'ambiente è sano e buono, c'è tanta fame di trovare questo equilibrio, la cosa più importante è la gara di domani e basta.
Abraham o Gimenez? Abbiamo lavorato con tutti, sui principi della squadra nei vari momenti del gioco.
Io Conte portoghese? Non ho bisogno di rassicurazioni io, sono qui per fare il miglior lavoro che riesco e posso. Io e Antonio abbiamo passione nel nostro mestiere. Non mi sento comunque il Conte portoghese.
Se crediamo nella rimonta Champions? Non sarei qui se non ci credessi. I giocatori sono tornati e abbiamo lavorato diversamente dalle altre settimane, senza gare ogni 3 giorni. L'ambiente è sano e di grande voglia, per fare un finale di stagione a livello del Milan.
Fiducia del club e futuro? Veramente, lasciatemi dire una cosa che mi viene dal cuore. Si parla tanto di rassicurare e parlare, ma io devo lavorare e non pensare ad altro, non ho questa debolezza. Io lavoro e dipendo dai risultati, per me la cosa più importante è la prossima partita.
Gli obiettivi sono chiari e fissati da quando sono qui: Coppa Italia e Champions League. La Supercoppa lo era e l'abbiamo vinta.
Rotazioni verso il derby? Se prepariamo due gare non va bene, rischiamo di farle male entrambe. Pensiamo a fare bene al Napoli e poi pensiamo alla coppa".
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