Come stanno i quattro acciaccati di Parma?
"Bastoni più si che no, Dimarco più no che sì, Calhanoglu ha preso una botta ma dovrebbe farcela. Lautaro avrebbe dovuto giocare solo 45', ma ha giocato di più. L'unico cambio per scelta è stato Asllani, lo dico adesso così chi deve capire può capire. Poi ovviamente dovevamo vincere a Parma e sappiamo bene, c'è grande delusione da parte di tutti. Ora pensiamo alla gara di domani sera".
Complicato gestire la gara psicologicamente con Bologna-Napoli stasera?
“Stasera sarà una bella gara, ma non abbiamo il tempo di concentrarci su cose sulle quali non si può incidere. Domani abbiamo una partita, poi torneremo a casa e penseremo da quel momento al campionato. Cerchiamo di concentrarci sulle cose su cui possiamo incidere”.
Sfida più ad armi pari rispetto a due anni fa?
“Senz’altro, siamo cresciuti sensibilmente. Il Bayern Monaco ha introiti differenti, come il Real Madrid, ma si guarda il campo e non il budget. Nelle prime otto abbiamo fatto meglio anche rispetto a loro, hanno giocatori di esperienza e giocano un ottimo calcio. Hanno un bravo allenatore, sta facendo ottime cose qui a Monaco”.
Bayern ancora più cattivo anche per la finale eventualmente in casa?
“E’ una loro caratteristica, li ho sempre trovati intensi. E’ una squadra molto intensa, con ottimi giocatori. Ha assenze importanti, così come l’Inter. Siamo qui con 5 assenze: mancano Asllani squalificato, Correa fuori lista e Zielinski, Taremi e Dumfries per infortunio. Tutta la squadra dovrà essere partecipe, ci saranno momenti in cui bisognerà soffrire”.
Ultima stagione per Muller: come lo vedi?
"E' un campione, il giocatore in attività che ha vinto più titoli e li ha meritati. Prima parlavamo di intensità e applicazione, lo stimo molto anche per questo. Domani sarà la quinta volta che lo affronto, ha sempre creato alle mie squadre diversi problemi. Sarà osservato speciale come altri"
Cosa vuol dire l'assenza di Musiala? Muller giocherà al suo posto?
"Questo non lo so, bisognerà chiederlo a Kompany. Quella di Musiala è un'assenza importante, ma il Bayern ha Muller e Gnabry e questo la dice lunga".
Quest’anno c’è differenza rispetto allo scorso dal punto di vista degli obiettivi?
“Da quattro anni a questa parte non si è mai pensato a nulla. Si è sempre pensato a rimanere dentro, abbiamo vinto sei titoli che potevano essere otto. Sono orgoglioso di quanto fatto, i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. Domani avrò 16 giocatori di movimento, ma si parla soltanto delle assenze del Bayern Monaco. Ho ragazzi comunque molto intelligenti, domani affronteremo un grandissimo scoglio, ma con grande fiducia. Dovremo essere ben organizzati”.
Gap finanziario è anche tecnico. Quanto è complicato per il calcio italiano affrontare queste big?
“E’ difficilissimo, per noi non è stato assolutamente facile. C’è stato un ridimensionamento del budget, ma l’Inter è rimasta al vertice grazie ai giocatori e a una dirigenza forte. Come se fosse stato un altro trofeo rimanere così competitivi con questo ridimensionamento degli ultimi anni, con quello che abbiamo vinto e stiamo facendo è un motivo di grandissimo orgoglio”.
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