Quanto inciderà la volontà di Lautaro di giocare domani?
“Su lui e Pavard decideremo insieme allo staff e ai calciatori, saranno loro che dovranno dirmi le loro sensazioni. Su Pavard ieri avevamo sensazioni discrete, Lautaro non si allena dalla partita di Barcellona. Decideremo insieme”.
Cosa vi ha insegnato la partita d’andata?
“Bisognava cercare di giocare meglio la palla, loro sono bravissimi sulle riaggressioni e ci hanno creato difficoltà. Abbiamo fatto una gara concentrata e lucida, dovremo ripeterci davanti ai nostri tifosi. Il pareggio non sarà risultato finale, magari passeremo anche da supplementari e rigori”.
Cosa percepisci dal gruppo?
“Ha voglia, ci crede e si allena benissimo”.
Ti aspetti un Barcellona uguale o diverso?
“Non cambia tanto da Liga a Champions, ha l’81% di possesso palla in media. Qualcosa rischiano dietro, ma lo calcolano bene. Ha un allenatore che stimo moltissimo come Flick, hanno già vinto due titoli e ci vorrà una grandissima Inter”.
Quanto vi è rimasta dentro la finale di Istanbul?
"Senz'altro. Quel pensiero ce l'abbiamo ancora dentro, è stata una notte difficile da digerire. Si era giocata una grande partita, ma si vive del presente. Quello fa parte del percorso che non dimentichiamo, ma vogliamo proseguire. Siamo a due partite dal trofeo, con tutte le difficoltà avute. Abbiamo portato l'Inter a essere prima nel ranking, eravamo sedicesimi quattro anni fa".
Cosa ti dà fiducia per domani?
“Come si sono allenati i ragazzi ieri, dopo una partita col Verona che anche quella sembrava scontata. Venivamo dalla gara di Barcellona, eravamo tornati alle 4:30 del mattino. Ieri ci siamo presentati dopo Verona, c’era grande disponibilità. Il lavoro è la prima cosa, in quattro anni non posso dire niente ai ragazzi”.
Avverti il senso della storia? Puoi portare due volte in finale di Champions l’Inter.
“Sono partite emozionanti, i record e i titoli fanno piacere. Le soddisfazioni ti ripagano di tutto il lavoro che c’è, non solo mio. Sappiamo che non era scontato, ad inizio stagione ogni squadra prova a vincere tutto, ma non per grazia ricevuta, per il lavoro che c’è dietro. Quest’anno non abbiamo fatto scelte, con il lavoro abbiamo cercato questo tipo di obiettivo. Vogliamo dare soddisfazione ai tifosi”.
Lautaro meglio dall'inizio o a gara in corso?
"Dipende anche dalle sue sensazioni. Se uno non può partire dall'inizio, difficile possa giocare poi a gara in corso. All'occorrenza abbiamo altri giocatori, Pavard non c'era nemmeno a Barcellona e Lautaro è uscito al 45'. Abbiamo avuto defezioni come altre squadre, abbiamo una rosa attrezzata e dopo l'allenamento di oggi vedremo. Domattina avremo un risveglio muscolare, dopodiché deciderò e proverò a fare il bene dell'Inter".
Puoi regalare a papà Giancarlo un’altra grande emozione dopo Pippo ieri.
“Mi piacerebbe tantissimo. Ieri ho fatto subito i complimenti a Pippo, ora glieli ribadisco. Riportare il Pisa in Serie A dopo 35 anni, una piazza che lo merita, è stata una cavalcata straordinaria. Già in amichevole quest’estate avevo visto che c’era grandissima alchimia tra club, staff e tifosi, queste cose non accadono per caso”.
Il Barcellona recupera Lewandowski. Non sapere se giocherà, vi porta a preparare due partite?
“Sicuramente conosciamo Lewandowski, è tra i 3-4 più forti al mondo, ma Ferran Torres ha fatto una grande gara all’andata. Hanno vinto anche senza Lewandowski, la squadra è altrettanto forte. Saranno tutti osservati speciali per noi”.
Il Barcellona perderà Kounde.
"Giocatore importantissimo, ma Eric Garcia contro di noi ha fatto altrettanto quando è entrato. Ci sono sostituti alll'altezza".
Si farà qualcosa di diverso su Yamal?
“Dovremmo cercare di non fargli arrivare palla, ma è difficilissimo. Sarà sicuramente raddoppiato, cercheremo di attenzionarlo. E’ un grandissimo talento, a 17 anni è pericolosissimo. La squadra gli dà la palla nei momenti difficili, mi ha impressionato la velocità di pensiero”.
Come hai intenzione di difenderti a sinistra?
“Sulla formazione vedremo domani. Ci concentreremo su Yamal, ma ci sono tantissimi giocatori del Barcellona che possono crearci pericoli. Tante volte Carlos e Dimarco hanno giocato insieme, deciderò domani".
Domani vedremo un’Inter differente dall’andata?
“Vedremo se fare qualche variazione tattica. Il nostro modulo è collaudato, la partita stavolta la giochiamo in casa. I numeri non cambiano tanto per il Barcellona in casa e fuori. Noi all'andata potevamo fare meglio in alcuni momenti”.
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