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PSG-Inter, Marquinhos: “Conosciamo la loro forza, ma siamo pronti a tutto per la Champions”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Le parole del capitano dei parigini in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League con l'Inter

Dopo Lautaro Martinez, arriva il momento dell'altro capitano di PSG-Inter in conferenza stampa alla vigilia. Marquinhos accompagnerà Luis Enrique e Dembélé davanti ai microfoni dei giornalisti presenti all'Allianz Arena. Qui le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it a Monaco di Baviera.

Hai già affrontato una finale di Champions, come stai gestendo le emozioni e quanto è importante il tecnico?

"Ha un ruolo molto importante, sin dall'inizio ha lavorato soprattutto sulla parte mentale. Si tratta di gestire le emozioni della partita durante i novanta minuti. È una cosa fondamentale per ottenere i risultati che vogliamo. Sin dal suo arrivo ha lavorato molto su questo aspetto: quando si guarda la nostra stagione, anche nei suoi momenti difficili, siamo sempre stati in grado di ribaltare le partite, anche grazie all'impatto avuto da Luis Enrique con il club. Ci ha preparato al meglio per la finale di domani sera e siamo pronti per qualsiasi cosa dovesse fare l'Inter. Vogliamo portare la coppa a casa, è il trofeo che ci manca".

Quanto è importante Dembélé?

"È fondamentale, è un leader. Non c'entra solo il suo rendimento offensivo, ma anche il suo modo di stare in campo. Voi lo vedete solo in partita, io anche in allenamento: sono contento di giocare con un compagno intelligente, che sappia manipolare gli spazi. Lui è molto difficile da marcare, lo vogliamo sfruttare al meglio, ma non dipende solo da lui. Si tratta di uno sforzo collettivo: dobbiamo giocare come squadra, per vincere la partita".

È il miglior PSG in cui hai giocato? O il più divertente?

"Ormai sono un veterano, si prova a fare paragoni. Posso dire che ci piace giocare insieme, ci divertiamo e sappiamo come farlo: ci capiamo sia dentro sia fuori campo. Questo incide sui risultati. Io adoro questa squadra, adoro tutto quello che facciamo in campo e anche fuori".

La vigilia può sembrare infinita. Il programma di stasera?

"È un po' diverso rispetto all'ultima finale, anche a livello ambientale: giocammo a porte chiuse, senza pubblico. A livello personale so che ci sono cose che mi aiutano, ma non ci sono segreti: bisogna alimentarsi bene, idratarsi bene, curarsi bene prima di andare a letto per essere al massimo. Sarò a disposizione dei miei compagni di squadra se servirà dire qualcosa, sappiamo tutti cosa bisogna fare. Non vogliamo caricare di troppa responsabilità gli elementi più giovani, va trovato il giusto equilibrio. Non si tratta di avere troppa motivazione: questo può essere un problema, ma siamo tutti motivati e l'allenatore ci ha preparato per una finale di Champions. Ormai manca poco".

Cosa cambierà giocare contro due attaccanti centrali?

"Abbiamo già lavorato su questo, abbiamo analizzato gli avversari e siamo pronti per qualsiasi evenienza, anche a livello difensivo. È un modulo diverso da quelli a cui siamo abituati, ma siamo cresciuti tanto e Luis Enrique ci ha fatto lavorare su diversi moduli che possono proporre gli avversari. Bisogna sapersi adattare, e abbiamo giocato contro questo modulo, magari non con la stessa qualità di Lautaro e Thuram. Bisogna cambiare qualcosa, senza ribaltare le cose. Conosciamo le nostre forze e cercheremo di giocare con le nostre armi. Noi abbiamo la nostra filosofia, l'Inter ha la sua e cercheremo di metterci a difficoltà a vicenda".

L'Inter è l'avversario più pericoloso affrontato?

"Abbiamo giocato contro avversari di altissimo valore, abbiamo affrontato tutto. Siamo pronti per questa partita: conosciamo la forza dell'Inter, credo che anche loro avranno analizzato le nostre qualità e il nostro gioco. Abbiamo tanti giocatori che possono creare dei problemi per gli avversari: vogliamo curare ogni dettaglio per essere pronti al 100%. Giocheremo con tutte le nostre forze, per far sì di mettere in campo tutte le nostre qualità. Vogliamo vincere questo trofeo: abbiamo lavorato con le unghie e con i denti per arrivare in finale, sarebbe la ciliegina sulla torta e sappiamo cosa bisogna fare per portare la coppa a Parigi".