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Nicola: “Consapevoli di poter fare male anche all’Inter. Senza Bisseck e de Vrij…”

Nicola: “Consapevoli di poter fare male anche all’Inter. Senza Bisseck e de Vrij…” - immagine 1
Dal Meazza le parole del tecnico del Cagliari alla fine dell'incontro contro la formazione di Inzaghi, perso per 3-1
Eva A. Provenzano Caporedattore 

«Secondo tempo Cagliari più incisivo? Credo che nel primo tempo non abbiamo fatto male. Non abbiamo avuto stesso baricentro del secondo tempo. I primi venti minuti, soprattutto. Abbiamo sbagliato i tempi di aggressività, come se non avessimo abbastanza coraggio nell'interrompere tra le linee. Il gioco dell'Inter è consolidato, c'è differenza tra noi e loro e volevamo giocarcela con lo spirito di chi non vuole vivacchiare. Avremmo potuto creare più apprensione. Nel secondo tempo c'era spirito, ma non la qualità nei giusti tempi nell'interpretare le due fasi. Poi ce la siamo giocata con la voglia di fare male all'Inter. Trovato il 2 a 1, se non ci fosse il gol di Bisseck e il salvataggio di de Vrij, potevamo creare ulteriori problemi. Sicuramente la squadra è cresciuta e ha avuto piglio contro una grande squadra». Così Davide Nicola, allenatore del Cagliari alla fine del confronto contro l'Inter di Inzaghi. Il tecnico ha anche sottolineato:

Nicola: “Consapevoli di poter fare male anche all’Inter. Senza Bisseck e de Vrij…”- immagine 2

«Non faccio tabelle di punti per la salvezza. Molto dipenderà da chi c'è dietro, ognuno fa la sua corsa, sarà dura fino alla fine, vogliamo giocarcela. Quando giochiamo così ci divertiamo, abbiamo entusiasmo, non limitiamo solo l'avversario. Oggi siamo rientrati negli spogliatoi sapendo che dobbiamo migliorare. C'è buono in quello in cui stiamo costruendo. Ma paghi molto con l'Inter, anche di più di quanto concedi», ha aggiunto.


-Occasione mancata? È soddisfatto comunque del risultato? 

Abbiamo sette diffidati, c'era anche il discorso Piccoli e Pavoletti, giocatori da recuperare. Chiaro che nelle ultime partite avevamo trovato un'interpretazione difensiva di un certo modo. Dobbiamo dosare le energie per non correre il rischio di non avere giocatori determinanti soprattutto in altre partite. Luperto quindi è stata una scelta legata alla sua mole di lavoro. Non mi piace calcolare troppo, ogni gara la interpreto come quella che ci avvicina al meglio che dobbiamo dare. A noi è piaciuta la partita sessanta minuti, possiamo creare problematiche anche all'Inter. Dobbiamo trovare più coraggio nei primi minuti, non è facile. Quella è l'idea.

«L'Inter è una squadra che accelera e rallenta, c'è un momento in cui pressa, un momento in cui intelligentemente riaccelera. Si gestisce e lo fanno solo le grandi squadre. È difficile gestire partite così, devi essere abituato. Giocare partite così è bello, te la giochi, puoi trovare spazio e il gioco ne giova, sei più veloce, c'è gioco di transizione per dimostrare la tua bravura. Poi tra noi e loro c'è ovviamente un po' di differenza..."

 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dall'inviata a San Siro Eva A. Provenzano)