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Renato: “Inter favorita per ragioni economiche, in campo può succedere qualcosa di diverso”

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Il tecnico del Fluiminense ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di questa sera contro l'Inter per gli ottavi del Mondiale
Andrea Della Sala Redattore 

Il tecnico del Fluiminense Renato Portaluppi ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di questa sera contro l'Inter per gli ottavi del Mondiale

“Sappiamo quanto siano forti gli europei, ma questo è solo sulla carta… Molti dicono che sono loro i favoriti, ma in campo poi può succedere qualcosa di diverso… L'atteggiamento è fondamentale in una partita così importante. Ma il fatto che una squadra come l’Inter sia favorita dipende soprattutto da ragioni economiche: se vai al mercato con 1000 reais, puoi comprare quello che vuoi, se vai con 100 hai meno scelta. È un po’ quello che succede nel calcio, l’Europa ha 1000 reais, noi 100… Ma tutto dipenderà dalla testa dei giocatori… Conosciamo la qualità dell'Inter e non possiamo negarle: li abbiamo studiati bene per neutralizzarli tatticamente e siamo pronti. Pensate che per analizzare questa partita sono rimasto in hotel e mia figlia Carolina mi ha rimproverato perché non sono uscito a cena con lei…”.


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“Thiago è un giocatore chiave nel mio schema. È un leader, il capitano della squadra, praticamente un allenatore in campo. È una guardia di sicurezza per noi là dietro. Ci alleniamo sempre a ripartire con la palla da dietro, parlo molto con la difesa proprio di questo aspetto. Mi piace il possesso palla e mi piace continuare a giocare. Ma voglio essere molto chiaro: se sei sotto pressione, non ha senso giocare troppo ‘bonito’ perché se perdi palla, è finita. La mia filosofia è nessun rischio e massima concentrazione: se segnano, deve essere per merito loro, non per nostri errori. Molti dei miei giocatori sono padri di famiglia – ha continuato il tecnico brasiliano -. Così chiedo loro: ‘Voi camminate per il centro commerciale con vostro figlio di un anno e mezzo e gli voltate le spalle?’. Nessuno lo fa… È la stessa identica cosa in una partita di calcio. Se non siete concentrati, succederà qualcosa di brutto. Tempesta? La natura è natura, non posso combatterla. E queste sono le regole. In Brasile giochiamo sotto la pioggia, sotto i fulmini, sotto tutto. Qui, se un fulmine cade a 10 km di distanza, ci si ferma… Ma, se la partita si interrompe, la cosa più importante è restare sul pezzo”.