partite

Rocchi: “N’Dicka-Bisseck? E’ vero, ho deciso io di non mostrare audio e l’ho fatto per…”

Daniele Mari Direttore 
Così il designatore Gianluca Rocchi nella conferenza di fine anno: "Non è stato facile gestire gli audio da far sentire su Open Var"

"I nostri ragazzi hanno dato tutto quest'anno, sono usciti spremuti e di più non si poteva fare. Poi l'uniformità è impossibile a livello generale, noi dobbiamo essere coerenti, spiegando sempre allo stesso modo. Questa è stata una delle difficoltà più grandi, anche se 'Open Var' ha dato una grande possibilità di crescita, nonostante sia stato un lavoro molto faticoso, che ci ha permesso di aprirci e costretto a lavorare sulla comunicazione".

Così il designatore Gianluca Rocchi nella conferenza di fine anno in Federcalcio. "Non è stato facile gestire gli audio da far sentire su Open Var, perché dovevo anche tutelare i ragazzi e per proteggere qualcuno dei miei ho preferito non mostrare un audio come in Inter-Roma. Quell'episodio ci ha creato tantissimi dubbi sull'intervento Var, non sul rigore. E comunque mai nessun arbitro mi ha chiesto di non far sentire la sua voce".

E poi ancora sulla possibilità di ascoltare gli audio dei dialoghi durante le partite: "Francamente si è entrati già abbastanza nel nostro mondo...Noi siamo sempre più in piazza, ma dateci la possibilità di tornare poi in campo la domenica dopo. Se un attaccante sbaglia un rigore poi la domenica dopo gioca". Rocchi poi non risponde sulle accuse di ingerenze ricevute sugli interventi Var sottolineando come ci sia "un procedimento in corso", mentre su cosa si potrà migliorare è il "numero di on field review". "Se se ne fa qualcuna in più non è un male - ha concluso -. Al limite si conferma la scelta del campo, ma non deve essere scambiato per un paracadute".