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Torino, Biraghi: “Riserve Inter sarebbero titolari ovunque. Scudetto? Conoscendo Conte…”

Biraghi Torino Inter
Le parole del calciatore granata al triplice fischio di Torino-Inter di questo pomeriggio raccolte dall'inviato di Fcinter1908
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Cristiano Biraghi, al termine di Torino-Inter, ha parlato in conferenza stampa. Qui le sue considerazioni raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it: "Sono fortissimi, lavorano da tanto con lo stesso allenatore. Le loro riserve sarebbero titolari ovunque. Aggiungono innesti che in un gruppo così rodato entrano facilmente nei giri giusti. Quando batti queste squadre è perché tu fai la partita perfetta e loro perdono qualche colpo, altrimenti non succede. Cerchi sempre di imparare dai migliori, loro in Italia e in Europa sono tra le più forti. La concretezza che hanno è molto importante. Noi potevamo anche andare a fine primo tempo sull’1-1, poi potevamo sperare di avere più ritmo nella ripresa, ma è arrivato addirittura il 2-0 e ribaltarla diventa quasi una missione impossibile”.

Come giudichi la prestazione dei giovani?

“Non parlerò mai dei singoli, ma solo della squadra. Abbiamo dato tutto, ma non è bastato. I giovani? Per loro sono spezzoni di partita importanti, crescono contro queste squadre. Sono contento per loro”.


Che spiegazione avete avuto sul gol annullato nel finale?

“Onestamente non avevo neanche la forza di stare in piedi, non ho neanche chiesto. In area può succedere qualsiasi cosa, ma non parlo degli arbitri mai e non voglio farlo neanche adesso”.

A che punto è il percorso di crescita?

"Da quando sono qua io il processo di crescita è in corso, in fase di avanzamento. Se poi volete parlare di altro, vado via io e parlate voi. Il processo di crescita passa inevitabilmente da tanti errori, che quest'anno ci prendiamo la responsabilità di dire di aver fatto. In casa se vuoi fare qualcosa di importante devi vincere, ci assumiamo la responsabilità delle partite non vinte. Spero sia di buon auspicio per l'anno prossimo. Per ambire all'Europa servono 65 punti, non 50. Non si può pretendere che in due mesi si cresca così tanto. Puoi lavorare, crescere e cercare di fare sempre meglio dell'anno prima. Non siamo sicuramente del tutto contenti, sappiamo che c'è da ripartire che l'anno prossimo deve esserci un altro trend".

Dal campo come avete percepito il campo durante l'acquazzone?

"Nel primo tempo c'è stato un momento in cui non si poteva giocare, poi è migliorato nel secondo tempo".

Conosci Conte: l'Inter fa ancora bene a credere allo scudetto?

"Le partite bisogna giocarle, conoscendo il mister so che non vuole lasciare nulla per strada. Poi ci sono anche gli avversari. Può succedere di tutto. Io comunque sono concentrato sul Torino".