Cosa hai pensato quando Vanja ha fatto fallo su Taremi?
"Ho pensato che Dimarco avesse messo una grande palla. Noi siamo stati un po’ ingenui nel non leggere la profondità, ma vorrei rivedere anche quell’episodio. Sapevamo di incontrare una grandissima squadra, non si può dire che quelle di stasera fossero riserve. Sono sempre dispiaciuto quando perdo, ma guardo la prestazione. Dobbiamo guardare noi stessi e quanti punti faremo da qui alla fine, combattendo come fatto fino a stasera".
Una botta di energia dai ragazzi?
"Sarebbe una sconfitta mettere dentro un giovane perché ci ha dato energia. Lo metto perché se lo merita, perché ha prospettiva e perché seguo il settore giovanile. I ragazzi si sono fatti trovare sempre pronti. I ragazzi devono sempre coltivare il sogno di giocare in una grande squadra come il Torino, poi il campo dimostrerà dove possono arrivare".
Avresti potuto inserire un centrocampista in più?
"Il rischio di lasciare svuotato il centrocampo è quello che corri quando vai a pressare alto. A volte, uomo contro uomo, quelli spazi lì sono pericolosi. Quando siamo stati un pochettino titubanti su quella scalata, l'abbiamo pagata. Non do colpa a Gineitis, ma non può farsi saltare così facilmente. Mi è piaciuta la reazione, la voglia di andare a riaprire la partita".
Corsa scudetto?
"Sono due squadre forti, non c'è bisogno di dire chi è la favorita".
C'è ancora margine per migliorare qui a Torino?
"Sono orgoglioso e molto felice. Carico per una stagione ancora da finire, questi passi indietro servono per fare due passi avanti. Sono sempre una persona che non guarda dietro, ma guarda avanti. Mi metto sempre in gioco, è questa la mia forza. Sono carico per il futuro, perché se è questo lo spirito è un buon punto di partenza. Poi con società e direttore sportivo dovremo lavorare tanto per migliorare".
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