Le parole dell'allenatore granata al triplice fischio di Torino-Inter di questo pomeriggio raccolte dall'inviato di Fcinter1908
Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa al termine del match con l'Inter. Qui le sue considerazioni: "Voglio fare il mio in bocca al lupo al tifoso che non si è ancora ripreso, mentre l'altro sì. Sulla partita dico che quando perdi c'è sempre rammarico, ma guardo la prestazione. Stasera abbiamo fatto fatica all'inizio, non tanto nell'approccio ma nel trovare le contromisure per prenderli alti. Zalewski ci ha messo in difficoltà in quella posizione, abbiamo faticato a capire come andarlo a prendere.
Siamo stati ingenui sul primo gol, non si può in una sterzata lasciargli due metri e quel tempo per concludere. Dopo aver trovato le contromisure, abbiamo fatto una buona partita. Nel secondo tempo ho chiesto di avere coraggio, che ci ha portato a lasciare campo aperto, ma era un rischio che volevo prendermi. Dovevamo aver coraggio per fare qualcosa, il gol di Masina ce lo meritavamo e non ho ancora ben capito perché sia stato annullato. Anche Vlasic ha avuto due occasioni. Dovevamo essere un po' più equilibrati sulle seconde palle, perché loro sono ripartiti e Vanja è stato bravo a tenerci in partita. E' lo spirito che volevo".
Cosa hai pensato quando Vanja ha fatto fallo su Taremi?
"Ho pensato che Dimarco avesse messo una grande palla. Noi siamo stati un po’ ingenui nel non leggere la profondità, ma vorrei rivedere anche quell’episodio. Sapevamo di incontrare una grandissima squadra, non si può dire che quelle di stasera fossero riserve. Sono sempre dispiaciuto quando perdo, ma guardo la prestazione. Dobbiamo guardare noi stessi e quanti punti faremo da qui alla fine, combattendo come fatto fino a stasera".
Una botta di energia dai ragazzi?
"Sarebbe una sconfitta mettere dentro un giovane perché ci ha dato energia. Lo metto perché se lo merita, perché ha prospettiva e perché seguo il settore giovanile. I ragazzi si sono fatti trovare sempre pronti. I ragazzi devono sempre coltivare il sogno di giocare in una grande squadra come il Torino, poi il campo dimostrerà dove possono arrivare".