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Vecchi: “Qui non basta un po’ di qualità. Berenbruch? Un mese. Calligaris? Siamo chiari”
Stefano Vecchi, tecnico dell'Inter U23, si è presentato in sala stampa al termine del match perso contro il Lecco: "Poca determinazione? Credo che questa sia la chiave di lettura più importante di questa gara. Dobbiamo imparare ancora a calarci in categoria con tanti ragazzi, più giovani e meno giovani, che magari hanno già fatto qualche esperienza fuori ma che devono ancora crescere e migliorare. Indubiamente oggi si è vista la differenza tra una squadra forte di categoria, quadrata, tosta. Ritengo che il Lecco possa tranquillamente essere una squadra che può lottare per il primo posto: con questo allenatore ha dimostrato di essere organizzata, ha discreta qualità, ha grande agonismo. Può essere una delle prime della classe, noi in questo momento abbiamo visto che non lo siamo e lo sapevamo in realtà. Non è abbastanza mettere qualche colpo di qualità per metterci in corsa.
Oggi non siamo stati particolarmente brillanti. Dobbiamo iniziare ad alzare il livello di battaglia e il livello di personalità quando troviamo avversari che ci vengono ad aggredire. Se troviamo avversari che ci lasciano giocare siamo tutti bravi; quando trovi avversari come il Lecco che abbina forza e organizzazione, bisogna essere capaci di giocare sotto pressione. In questo momento siamo due passi indietro al Lecco e potevamo anche immaginarlo. Mi auguravo e speravo che non fosse così, oggi invece si è vista parecchia differenza. Sappiamo che dobbiamo lavorare. Le difficoltà che stiamo affrontando le hanno affrontate anche le altre U23. Siamo preparati a lavorare, a patto che venga messa quella determinazione e quella rabbia agonistica che servono in questa categoria".
"Problema di fisicità? Di base mancano un po' di chili e un po' di struttura. Il Lecco da questo punto di vista è forse la più preparata. Abbiamo trovato pane duro e non siamo pronti in questo momento probabilmente. Siamo leggeri, qualcuno anche per caratteristiche. Se dal punto di vista dei chili non riesco ad arginare l'avversario, deve venir fuori maggior dinamismo o maggior qualità.
Mosconi? È un ragazzo interessante, uno dei prospetti più importanti. Arriva da 10 giorni con la Nazionale U20 da sottoetà. Le difficoltà che ci sono nei prospetti più interessanti del settore giovanile e questa categoria si vedono in campo. Non posso lamentarmi sull'impegno che ci mettono, ma serve più cattiveria agonistica".
"Kaczmarski e Cocchi in difficoltà? Credo che in generale, un po' tutti, abbiano fatto vedere questa differenza. Il Lecco ha 10/11 di giocatori di impatto fisico e temperamento, un po' tutti abbiamo sofferto. Berenbruch? Ci sarà bisogno ancora di un mesetto, un mesetto e mezzo, prima di vederlo in campo. Lasciare il gioco al Lecco piano di gara o bravi loro? Un po' tutte e due le cose. Accettare il loro palleggio, sapendo che squadra sono, è stata anche una strategia tattica. Se vai a vedere le opportunità grosse avute dal Lecco, nonostante il predominio, non sono state così tante. La partita giustamente è stata vinta dal Lecco, ma su una respinta da calcio d'angolo. La partita credo sia stata giocata nel modo corretto. Occasioni? Purtroppo oggi ci fermiamo alla scelta.
Se sei abituato a un altro calcio, dove non c'è questo ritmo di pressione, viene fuori la qualità. Bisogna mettere la qualità che abbiamo più alto, è quello che abbiamo pagato oggi. Fino ad oggi abbiamo visto difficoltà, indubbio, ma il Lecco che ha messo in chiaro e in evidenza il lavoro che dobbiamo fare da oggi in poi. Calligaris? Non c'è alternanza, siamo stati chiari: puntiamo su Calligaris, ma abbiamo preso un portiere forte come Melgrati perchè, nel caso in cui Calligaris facesse così bene da spiccare il volo o da essere utile in Prima Sqadra, avremmo un portiere forte come Riccardo, e lo abbiamo visto nelle prime gare".
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