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Un anno fa il trasferimento al Chelsea, per 15 milioni di euro. In Italia se n’è parlato molto.
—«Il Chelsea investe sempre sui giovani e io sono grato per l’opportunità. È stata una scelta di carriera e di vita che consiglierei perché andare all’estero ti apre la mente. All’inizio non è facile, io mi sono dovuto adattare a una cultura diversa. La barriera linguistica la sto superando con un’insegnante di inglese che mi segue. E poi lì non hanno paura di lanciarti: io mi sono quasi subito allenato con la prima squadra blues».
Si è mai pentito di aver lasciato l’Inter così presto?
—«No no, rifarei tutto quello che ho fatto. In Inghilterra sto davvero bene».
Ha chiuso la stagione in prestito al Reading, com’è andata?
—«Giocare titolare in Championship mi ha permesso di vivere da protagonista il calcio dei grandi. Ora torno al Chelsea per giocarmi le mie possibilità».
(Corriere dello Sport)
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