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Inzaghi: “Se contano record? Contano i titoli e stare bene in un club. Ora due mesi intensi”

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Le parole del tecnico interista a DAZN alla fine della gara intensissima contro il Genoa di Gilardino
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Un pizzico di sofferenza non calcolata di troppo. Forse l'Inter ha abituato tutti fin troppo bene, di recente ha brillato sempre fino in fondo e ha vinto con risultati larghissimi. Così il due a uno contro il Genoa è sembrato un pizzico striminzito. Alla fine della partita Simone Inzaghi ne ha parlato anche con DAZN.

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Queste le parole dell'allenatore interista:

-Abbiamo sofferto un pochino, questi punti in più possono far calare l'attenzione, comprensibile. Ma siamo felici... 

Chiaramente sappiamo che è un percorso difficile. Le ultime gare vinte tutte quattro a zero portano un po' lontani dalla realtà. Noi dobbiamo lavorare, tenere duro, restare concentrati. Abbiamo speso tanto anche con l'Atalanta. Dobbiamo guardare avanti sapendo che ci sono due mesi e mezzi che ci aspettano e che sono molto impegnativi. 


-Le seconde linee: Asllani, quando ti ha convinto e dove lo vedi meglio? 

Assolutamente. Gli ho appena fatto i complimenti perché se lo merita per come ha lavorato. Se hai Brozovic e Calhanoglu davanti non è facile ma lui ha lavorato benissimo anche l'anno scorso e sta raccogliendo i frutti del lavoro. Ha fatto una partita meglio dell'altro. Riduttivo parlare solo di lui, posso cambiare i quinti, posso cambiare gli attaccanti, sono stati fondamentali Sanchez e Arnautovic e non servivano le ultime gare. Ci stanno aiutando tanto, sono importanti come i titolari. 

-Contano i record in vista dello scudetto? 

Contano i titoli e star bene in una società. La soddisfazione più grande è vedere la squadra giocare così e che tutti sono coinvolti. Questa è la soddisfazione principale, il resto viene dopo. Abbiamo vinto la Supercoppa, ci siamo qualificati al Mondiale per Club e abbiamo campionato e Champions da giocare da qui alla fine. 

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-Hai perso la spina dorsale della tua Inter eppure continui a vincere e giocare bene...

Per me e lo staff è importantissimo. Sapevamo di aver cambiato tanto e che mettevamo dentro giocatori nuovi ma tutti funzionali. Ho Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti e Ferri alle spalle che cercano di aiutare per far si che vada tutto per il meglio. Ho avuto grande disponibilità dai ragazzi, stiamo facendo benissimo e ottenendo un sacco di vittorie. Ma abbiamo ancora mesi davanti e dobbiamo ancora spendere tanto, abbiamo avuto qualche difficoltà nelle rotazioni stasera, erano limitate. Abbiamo avuto la possibilità di fare il terzo ma abbiamo incassato il due a uno e si è fatta difficile la gara. L'abbiamo però spuntata. 

-Stato lei bravo a gestire Thuram o lui bravo ad entrare subito nella mentalità Inter? 

Brava la società a portarmelo, ha ottime qualità. Ma è stato bravo lui a inserirsi in uno schema nuovo: parla l'italiano perfettamente, l'approccio al gruppo è stato ottimo, è stato messo ad agio nel migliore dei modi e quello ha fatto il resto. 

(Fonte: DAZN)

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