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Ibra rispetta le sentenze: “Ho 11 scudetti”. Esclusi quelli revocati alla Juve

Rai1

Il dettaglio nel monologo dello svedese nella serata conclusiva del Festival di Sanremo non è sfuggito agli ascoltatori più attenti

Daniele Vitiello

Anche nella serata conclusiva del Festival di Sanremo  Zlatan Ibrahimovic, ospite d'eccezione dello show musicale, si è ritagliato il suo spazio. L'attaccante del Milan ha comunicato ai telespettatori a casa attraverso un monologo con un chiaro messaggio sullo sfondo: "Tutti mi conoscevano prima di questo Festival. Perché sono venuto qui? Mi piacciono le sfide e l'adrenalina. Mi piace crescere. Se non sfidi te stesso non puoi crescere. E quando fai una sfida è come scendere in campo. Puoi vincere o perdere".

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In particolare, Ibrahimovic si è concentrato sul suo palmares, estromettendo gli scudetto vinti con la Juventus e poi revocati con Calciopoli: "Ho giocato 945 partite e ne ho vinte tante, non tutte. 11 scudetti ho vinto (2 in Olanda, 4 in Italia (3 all'Inter, 1 al Milan), 1 in Spagna e 4 in Francia, ndr), ne ho perso qualcuno. Ho vinto tante coppe, ne ho persa qualcuna. Sono Zlatan senza aver vinto tutte le partite. Lo sono se vinco o se perdo. Ho fatto più di 500 gol, ma ne ho sbagliato qualcuno. Pochi. Qualche rigore è andato male, ma il fallimento non è il contrario del successo. Il fallimento è una parte del successo. Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. Se sbaglia Zlatan puoi sbagliare anche tu. Conta fare ogni giorno la differenza. Impegno, dedizione, costanza. Ognuno nel suo piccolo può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. È il vostro Festival. Il Festival dell'Italia intera. Grazie Italia, sei la mia seconda casa".

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