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Inter, Conte e la nuova missione di Eriksen. GdS: “Compito non facile per il danese perché…”

L'analisi della Rosea sul momento di Eriksen

Matteo Pifferi

"Il giro dell’Inter in 80 giorni non è stato poi così emozionante. Christian Eriksen è arrivato da Londra con addosso il vestito da anti-Cristiano Ronaldo, ha fatto vedere sì e no un paio di lampi tra Milano e Bulgaria e ha detto arrivederci ai suoi tifosi con la mezzoretta a marce ridotte di Torino". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito ai primi mesi di Eriksen in nerazzurro: il danese, ora, ha una nuova missione, ossia provare ad entrare nei meccanismi di Conte, conquistandosi un posto da titolare in questa Inter, partendo però dalla panchina, come fatto contro Lazio e Juve. Proprio contro i bianconeri, l'ex Tottenham ha giocato circa mezz'ora senza comunque incidere: "Insomma, una parabola rapidissima, da primo sfidante di CR7 a panchinaro di lusso, con appena 348 minuti complessivi in campo", commenta La Gazzetta.

RIPARTENZA - L'obiettivo di Eriksen, dopo la quarantena forzata causa Coronavirus, sarà dunque quello di convincere il tecnico salentino a schierarlo dall'inizio. Ma, come sottolinea La Rosea, non è compito facile visto che Brozovice Barella appaiono intoccabili per Conte: "Il numero 24 se la giocherà soprattutto con Vecino, senza dimenticare che c’è anche il rientrante Sensi (stimatissimo da Conte) che scalpita per farsi rivedere ad alti livelli. Eriksen dovrà imporsi, diventare un leader: solamente così il prossimo giro dell’Inter in 80 giorni potrà essere molto diverso", ammette La Gazzetta dello Sport che sottolinea come dal danese, che è il più pagato della rosa assieme a Lukaku, ci si aspetti quella personalità da trascinatore che finora si è vista a sprazzi.

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