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Julio Cesar: “Inter pezzo importante della mia storia. 2010 anno per pochi”

Le parole dell'ex portiere: "Tutti sanno che l'Inter sarà sempre un pezzo della mia storia, molto importante: anche della mia famiglia"

Marco Astori

Julio Cesar, inserito nella Hall of Fame dell'Inter 2021, ha parlato così del riconoscimento ricordando la sua grande avventura in nerazzurro: "Mi sono emozionato, bellissime immagini. Per me è sempre un piacere partecipare a questi eventi, tutti sanno che l'Inter sarà sempre un pezzo della mia storia, molto importante: anche della mia famiglia. Vedere adesso tutti questi trofei mi dà nostalgia, è normale. La Champions è sempre la Champions, dopo tanti anni siamo riusciti a regalare questa gioia ai tifosi, ma io dico il primo trofeo: non si dimentica mai.

Nella Supercoppa Italiana 2005 facevo il secondo di Toldo e mi sentivo già l'importanza di conquistare tanti trofei per l'Inter. E' stata una cosa molto bella contro la Juventus a Torino: ho capito subito che ero in una società bellissima e che c'era tanto da vincere. Io sapevo di essere arrivato per vincere tanto. Grazie ai tifosi che mi hanno votato e grazie all'Inter per tutto: continuo ad essere vicino al club che mi ha dato tanto, è sempre un piacere tornare e lavorare per l'Inter. Se sono conosciuto in tutto il mondo, l'Inter ha dato una grossa mano.

Toldo? Per me oggi è un fratello, è una persona da cui ho imparato tanto. Essere dopo di lui nell'Hall of Fame è un onore perché lo seguivo quando ero in Brasile, lo stimavo tanto. E' stato un onore lavorare con lui. Il momento più bello all'Inter? Il 22 maggio è stato veramente indimenticabile perché tutta la stagione è stata davvero per pochi. Essere sul tetto d'Europa è stato il massimo. Parata su Messi? Quando torno a Milano mi fermano e mi parlano sempre di questa parata, è rimasta nella memoria di tutti i tifosi.

Maicon? E' bello sentirlo, è una persona che dovrebbe fare parte dell'Hall of Fame e sicuramente ne farà parte. Insieme a me e altri ex compagni è stato uno dei protagonisti di quel gruppo, era il mio compagno di camera, stavo più con lui che con la famiglia: avevo piacere di condividere le mie cose particolari. Gli auguro tutto il meglio di questo mondo, è un giocatore che non si stanca mai.

Il portachiavi? E' un regalo speciale ricevuto da Moratti con tutte e cinque le coppe che abbiamo vinto e il nostro numero di maglia. Ci tengo tantissimo, è sempre un piacere condividere le cose con l'Inter. Grazie ancora a tutti i tifosi, l'Inter farà sempre parte della mia storia e non smetterò mai di ringraziare questa società. Forza Inter".

(Inter TV)

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