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Juve-Inter, allo Stadium circa 500 persone. Mixed zone e conferenze annullate: ecco chi entra

Per la gara tra Juve e Inter di domenica sera sarà consentito l'accesso ad alcuni addetti ai lavoro e a parte della stampa con importanti restrizioni

Andrea Della Sala

Finalmente si è arrivati a una decisione: la Serie A riparte e lo fa con la grande sfida tra Juve e Inter che si giocherà a porte chiuse e con tante restrizioni allo Stadium.

"Domenica è vietato l’ingresso in campo dei bambini, mano nella mano con i calciatori, ed è solo una delle tantissime limitazioni dovute alle porte chiuse. Alla fine, senza tifosi più o meno rumorosi, in una partitissima come quella dell’Allianz ci saranno circa 500 persone sparse. Saranno divise tra diverse categorie di “autorizzati”. La Lega Calcio ha dato precise disposizioni organizzative in conformità con il decreto della presidenza del Consiglio che ha cambiato il volto dello sport nostrano per il prossimo mese. E, tra l’altro, ieri la Juve ha aggiunto una serie di misure di prevenzione che abbracciano tutte le attività del club: la prudenza, in questi momenti, non è mai troppa", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Ci saranno ovviamente i giocatori, i lunghi staff degli allenatori (comunque ridotti rispetto al solito) con la coda dei dirigenti più i direttori di gara. Lo spettacolo non può prescindere da loro e, per una volta, sentiremo le voci rimbombare nel vuoto: strano di certo. Ma non saranno gli unici “eletti” ad entrare: la Lega autorizza un massimo di 100 persone con funzioni strettamente connesse con l’organizzazione del match. Sono una serie di invisibili, lontani dai riflettori, ma necessari. Si va dai raccattapalle ai giardinieri, dai manutentori dell’impianto agli operatori di pulizia delle poche aree interessate. Al malloppo vanno aggiunti gli “istituzionali”: gli incaricati della Procura federale che devono controllare le corrette procedure; i delegati della Lega che hanno diversi compiti, tra cui quello di seguire da vicino  la produzione televisiva. Senza dimenticare i medici antidoping e i tanti addetti alla pubblica sicurezza: si va dai poliziotti ai vigli del fuoco, dal pronto soccorso agli steward.

Ogni club è autorizzato a portare un proprio fotografo ufficiale e un uomo del digital per aggiornare via social, come se tutto attorno fosse normale. Il diritto di cronaca sopravvive comunque con un gruppo robusto di cronisti: Juve-Inter, ad esempio, dovrebbe contenere il numero massimo di giornalisti ammessi per l’occasione, 150. A loro si aggiungono quelli delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live accompagnati dai tecnici: sarà Sky a dare in diretta lo strano ritorno di Conte a San Siro. E né il tecnico dell’Inter né il suo collega bianconero avranno particolarmente da fare nel dopo-partita: annullata la conferenza stampa, niente passaggi in mixed zone. Tutti via di corsa, senza neanche un bimbo adorante ad aspettarli: i prossimi selfie sono attesi ad aprile, quando forse il caos sarà finito", aggiunge il quotidiano.

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