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Moratti: “Conte? Poche speranze. Allegri può essere giusto. Messi? Da quello che sento…”

Massimo Moratti torna a parlare dopo il ko dell'Inter in Europa League: "Non me l'aspettavo, eravamo tutti molto fiduciosi"

Daniele Mari

Massimo Moratti torna a parlare dopo il ko dell'Inter in Europa League. Ma soprattutto, il tema dominante in casa Inter è il possibile addio di Antonio Conte. L'ex presidente ne parla diffusamente a Il Giornale.

Moratti, ci commenta la finale persa ieri sera dall'Inter contro il Siviglia? Se l'aspettava?

"No, a essere sincero non me l'aspettavo. Eravamo tutti fiduciosi, l'Inter aveva dato dimostrazione di forza, coerenza e carattere che faceva ben sperare per la finale. Ieri era una gara difficile contro un avversario tosto e la sconfitta non è solo colpa dell'Inter ma anche grande merito del Siviglia che ha dimostrato di esssere una squadra davvero difficile da affrontare. C'è anche da dire che la squadra non è stata molto fortunata negli episodi che sono svoltati tutti in favore degli spagnoli".

C'è qualche calciatore che l'ha delusa di più?

"Non mi sento di incolpare nessuno sinceramente, è stata una competizione stressante per tutti con partite secche e ravvicinate. C'è stato poco tempo per prepararsi e dunque non mi sento di dare colpa qualcuno. Sicuramente qualche calciatore non ha disputato la sua miglior partita. Ecco mi spiace tanto per Lukaku perché verrà ricordato per quello sfortunato episodio ma che ha comunque disputato una stagione incredibile e anche ieri sera ha giocato una buona gara".

Da dove si deve ripartire per non buttare via una stagione comunque positiva?

"La stagione resta molto positiva e bisogna aspettare di capire cosa succederà tra Conte e la società (sorride; ndr). Poi se tutto si rimetterà a posto penso che un po' di scalini siano stati fatti per tornare in cima e penso che con pochi acquisti e la squadra sia pronta per tornare presto a vincere. Ripeto, la base di partenza è ottima ed è stato fatto un ottimo lavoro in questi anni".

Come valuta gli sfoghi di Conte di ieri sera e di tre settimane fa a Bergamo: secondo lei resterà all'Inter o le sue parole sanno di addio:

"Sì effettivamente l'ha fatto più di una volta quest'anno...Il fatto stesso che ripetesse diverse volte che ci fossero dei problemi lascia poche speranze sul fatto che rimanga. Al di là delle sue motivazioni penso sia un vero peccato perché aveva lavorato molto bene e la società penso abbia voglia di seguirlo e accontentarlo. Forse ci sono delle cose che non gli piacciono che noi non sappiamo e bisogna rispettare il parere di tutti. Dunque vedremo cosa succederà"

Lei ha l'impressione, un po' come Conte, che sull'Inter si vogliano sempre alimentare polemiche?

"Questo può essere, assolutamente. L'Inter è da sempre la meno istituzionale di tutte le altre società ed è più facilmente aggredibile... Poi certe volte ci si fa male anche da soli ma questa caratteristica del club è quella che fa poi affezzionare ancora di più i tifosi"

"Io non lo so giudicare in questo momento. Allegri è sicuramente un bravo allenatore, una persona perbene e potrebbe essere l'uomo giusto nel caso Conte andasse via. Ma ce ne sono anche altri bravi in giro non mi metto nei panni del presidente che dovrà scegliere il sostituto (ride; ndr)".

Lei lo aveva detto che il sogno Messi non era poi così impossibile con Suning. I rumors parlano di questo forte interesse dell'Inter per la Pulce e della sua volontà di lasciare Barcellona. Lei ci crede?

"Sembra una cosa ben avviata, anche Suning ha fatto pubblicità con la sua televisione con Messi proiettato in bello stile sul Duomo. Poi c'è questa questione degli appartamenti acquistati dal padre a Milano e la sua presunta voglia di cambiare aria e tutto questo fa presagire che questo sogno possa in realtà diventare realtà. Io tempo fa dissi che con Suning era possibile perché ha la forza economica per poterlo portare all'Inter, poi però ci sono altri discorsi legati ai bilanci. Ripeto, a quello che leggo e sento però sembra che non sia poi così irrealizzabile".

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