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Palmeri: “Inter? Né Conte, né il prestito. Ecco la priorità assoluta di Zhang”

Getty Images

L'editoriale del giornalista a proposito della strategia del presidente nerazzurro

Daniele Vitiello

Sono diversi i nodi da sciogliere in casa Inter per poter programmare il futuro con la dovuta tranquillità. Steven Zhang lavora su più fronti per garantire ai tifosi altre annate all'altezza di quella che sta per concludersi. Con una priorità assoluta, rivelata da Tancredi Palmeri nel suo editoriale per TMW. Ecco il suo focus: "Per Zhang la priorità assoluta non sono né i soldi del prestito, né il sì di Conte. O meglio, sì che sono le due priorità, strettamente legate l’una all’altra: perché con il sì di Conte rimangono anche i giocatori, e con il prestito si può ottenere il sì di Conte garantendogli quantomeno che la rosa non sarà depauperata (sul rinforzarla quello è proprio impossibile). Ma la priorità vera forse è un’altra: il tempo".

Questo spiegherebbe i cambi di direzione che hanno caratterizzato la strategia della proprietà nerazzurra. Sottolinea il giornalista: "Zhang è passato dall’impellenza di vendere la società a marzo con l’esigenza di trovare un’offerta, allo scartare la stessa per una differenza di 200 milioni tra domanda e offerta - che è un’ampia differenza, ma su una proposta pur sempre di 800 milioni e in un periodo di bisogno - e adesso all’accollarsi sulla controllante dell’Inter un prestito da 250 milioni con interessi da usura del 12% che sarebbero impossibili da onorare se non pensando di sborsare quella cifra a stretto giro (dove per stretto giro si intende nel giro di un annetto)".

Quindi? "Delle due l’una: o Zhang sta bluffando, e quando si tratterà di onorare quel prestito lo farà cedendo almeno metà delle proprie azioni; oppure sa bene che potrà pagare, e semplicemente ha bisogno di tempo non per trovare i soldi, ma perché diano a Suning il permesso di tornare a spenderli nel calcio e per di più all’estero".

Suning ha una potenza che non può esser messa in discussione. Conclude Palmeri: "Che i soldi ci siano quello è fuor di dubbio: Suning non è il miraggio Yonghong Li, anzi è forse la proprietà economica più solida che ci sia in Serie A. Ma serve che il governo centrale cinese non blocchi più tali investimenti. Ed effettivamente dall’inverno alla primavera è cambiato che si è passati dal ‘vendere e dismettere’ al ‘ fare economia’. Tempo. Forse Zhang ha solo bisogno di tempo, sperando di trovarne abbastanza".

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